Capri chiude il porto per Pasqua: entrano solo residenti, merci o chi ha validi motivi
Una Pasqua anomala quella che si prepara a vivere l'isola di Capri: con l'Italia ed il mondo intero in piena emergenza coronavirus, l'isola si blinderà per evitare che arrivino persone "non autorizzate". Il pericolo, infatti, è che possano tentare di raggiungere l'isola anche chi ha una seconda casa oltre a quella sul continente oppure semplici turisti incoscienti, vanificando così le misure di restringimento estese ormai da un mese a tutta Italia e che già da tempo impediscono la libera circolazione se non per "gravi e giustificati motivi", come lavoro o salute.
Infrangere ora il divieto, infatti, significherebbe vanificare quanto fatto finora a costo di grandissimi sacrifici: lo stanno ripetendo, a ciclo continuo, un po' tutti i politici e sanitari. E dunque anche Capri, gemma del golfo di Napoli, meta ambita e prestigiosa per Pasqua e Pasquetta dai più come Ischia e Capri, si sta preparando a controlli ancora più serrati, già iniziati da parte delle forze dell'ordine. Oltre alle disposizioni nazionali e regionali, infatti, anche le autorità locali hanno disposto il divieto assoluto di qualunque sbarco proveniente dal continente, eccezion fatta per i camion di trasporto merci, presidi sanitari e beni di prima necessità.
Resta invariata la possibilità di raggiungere l'isola per motivi di salute e di lavoro, ma con restrizioni specifiche e autorizzazioni ben chiare. La paura però riguarda le case di vacanze in vista del fine settimana di Pasqua, come già accaduto in Liguria, dove sono stati scoperti decine di piemontesi che hanno infranto i divieti. In casi analoghi a Capri, scatterà la multa ed il rimbarco immediato. Al momento, sull'isola di Capri si registrano solo due casi di positivi al coronavirus: e con il trend nazionale in calo, l'attenzione ora è massima affinché il numero non incrementi.