Capri-Napoli, per la prima volta al mondo gareggeranno atleti disabili psichici
Per la prima volta nella storia del nuoto un gruppo di ragazzi affetti da autismo disputerà una maratona in mare. Alcuni giovani atleti dell’associazione partenopea TMA Group Italia, infatti, gareggeranno nella Capri – Napoli, una traversata di 36 chilometri in linea d’aria, il prossimo 9 settembre: mai nel mondo ragazzi affetti da disabilità psichica hanno provato un’impresa simile. Per capire la difficoltà della prova basti pensare che la gara in mare che si tiene alle Olimpiadi prevede un percorso di “appena” dieci chilometri.
Cinque giovani diversamente abili gareggeranno, dunque, con gli atleti più forti al mondo in quella che viene definita la “maratona di nuoto per eccellenza”, che gli stessi organizzatori definiscono “una delle più difficili da affrontare e la più lunga tra quelle che si svolgono in mare aperto o in oceano”: il fascino delle maratone marine, ben più faticose di quelle terrestri, sta proprio in questo: “uno sforzo spaventoso che si protrae per tante ore, in condizioni innaturali”. La durata di gara per i vincitori è compresa tra le sei e le sette ore. I ragazzi della TMA non dovranno competere per l’intera lunghezza della competizione, ma si daranno il cambio in una staffetta.
Il perché di questa scelta è tutta nel titolo del progetto a cui i ragazzi autistici partecipano: “Superò i miei limiti”. L’obiettivo principale è quello di integrare socialmente i ragazzi autistici. La partecipazione alla manifestazione non avrà una valenza solo sportiva, ma servirà a dare speranza a tutte le famiglie di ragazzi con gravi disabilità intellettive, dimostrando che anche per loro tutto è possibile. Gli atleti coinvolti sono Francesco Maestoso, Mario Lauletta, Fabrizio Suarato, Alessio Meucci, Edoardo Fusco, tutti vincitori di medaglie su medaglie ai campionati italiani della Fisdir, la federazione sportiva riconosciuta dal Coni che riunisce le persone affette da disabilità intellettive e relazionali.
La pratica sportiva e la partecipazione alla Capri – Napoli hanno un costo ingente per l’associazione, che cerca sponsor. “Abbiamo bisogno – spiegano i responsabili – di sostenere molte spese che le famiglie non possono permettersi: tassa di iscrizione, allenamenti in piscina ed in mare, attrezzature, alloggi, pagamenti di personale specializzato che segue i ragazzi. Per questo ogni contributo, anche piccolo, è ben accetto: così facendo sarà possibile realizzare il sogno dei nostri atleti.” Tra i soggetti che hanno già dato il proprio supporto, la Fondazione Cannavaro – Ferrara.