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Capri, turista denuncia: “Stuprata dopo aver assunto la droga dello stupro”

La vittima è una turista francese di trentatré anni: le violenze sarebbero opera di un altro turista, un cittadino statunitense, che dopo averla invitata in suite con un’amica le avrebbe fatto assumere la cosiddetta “droga dello stupro” per poi abusare di lei. Inquirenti al lavoro: già acquisite le immagini dell’impianto di videosorveglianza.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un altro caso di un presunto stupro nel napoletano. Stavolta arriva dall'isola di Capri, dove una turista francese ha presentato denuncia per una violenza subita a suo dire da un cittadino statunitense, che l'avrebbe prima drogata con la cosiddetta "droga dello stupro" per poi abusare di lei. Il tutto un paio di settimane fa, all'interno di una suite di un albergo di lusso dell'isola azzurra.

Stando a quanto verbalizzato dalla donna, che lavora come manager per un'azienda di alta moda e che da anni frequenta l'isola al largo del golfo di Napoli, era in vacanza a Capri con un'amica con la quale aveva preso in affitto un appartamento. A causa di un guasto al sistema dell'aria condizionata, le due si sarebbero rivolte da un conoscente: un turista statunitense ospite in una suite dell'isola. Si conoscono, e l'uomo le avrebbe quindi invitate a trascorrere la notte assieme. Qui, secondo la versione della donna, il turista statunitense avrebbe approfittato della sua "condizione di incoscienza" per abusare di lei.

La donna avrebbe infatti specificato di non essere stata consenziente e che non avrebbe mai assecondato gli approcci di lui. Inoltre, sempre nella denuncia, avrebbe fornito vari elementi a sostegno dell'ipotesi dell'assunzione della "droga dello stupro". Gli inquirenti sono già al lavoro: sono state acquisite le immagini delle telecamere di videosorveglianza interna ed esterna della struttura, dalle quali emergerebbe già un dato di fatto. E cioè che la donna, al momento di rientrare, barcollava e faceva fatica a tenersi in piedi. Toccherà ora agli inquirenti proseguire con gli accertamenti, verificando anche gli elementi forniti dalla donna che potrebbero dare una svolta alle indagini. Fondamentale potrebbero essere gli esami, attraverso i tamponi, che potrebbero confermare, o smentire, la presenza della famigerata "droga dello stupro".

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