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Carabinieri ritrovano un’antica tomba sannitica: torna alla luce “l’eroe di Paestum”

I carabinieri del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale hanno ritrovato i frammenti affrescati di una antica tomba sannitico-campana. I resti, che ritraggono l’eroe si Paestum, sono datati intorno al IV-III sec.a.C e provengono dalle aree archeologiche di Paestum, in Campania.
A cura di Angela Marino
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Un gioiello dell'archeologia è tornato alla luce. I carabinieri del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale hanno ritrovato i frammenti affrescati di una antica tomba sannitico-campana. I reperti dell'eroe si Paestum ritraggono un giovane eroe armato di scudo circolare e giavellotti mentre conduce per le briglie un mulo con un carico sulla groppa e un cagnolino. I resti, datati intorno al IV-III sec.a.C provengono dalle aree archeologiche di Paestum, in Campania.

Dell'eccezionale ritrovamento si è parlato al Museo Storico dell'Arma dei Carabinieri a Roma, in occasione della presentazione della mostra "L'Arma Custode della Memoria". Saranno presenti il ministro di Beni Culturali e Turismo Dario Franceschini, il Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette e il neo direttore del Parco Archeologico di Paestum, Gabriel Zuchtriegel. L'esposizione presenta al pubblico i pregevoli reperti archeologici recuperati dai militari del comando per i Beni Culturali.

La tomba dell’eroe di Poseidonia-Paestum

Tre lastre verticali (circa 127 x 66 cm) riportano l’immagine di personaggi femminili in atto di offrire doni alla divinità. Nei pannelli appaiono due giovani a capo scoperto la donna velata appare abbigliata diversamente con le braccia coperte, forse, per sottolineare uno status superiore. Saremmo in presenza della raffigurazione della Domina con le sue ancelle. Alla base delle tre figure un motivo decorativo  composto da un fascione rosso, poi da uno bianco al cui interno corrono delle onde greche nere, infine da una fascia, più sottile, ancora di colore rosso.

Lo stesso motivo è presente nella lastra, più grande (cm. 130 x 150),  in cui un giovane eroe armato di scudo conduce, per le briglie, un mulo con un carico sulla groppa ed un cagnolino. L’altezza della lastra, permette di associarla alla stessa tomba con le tre figure femminili alle quali si associa il ritorno dell’eroe, a cavallo, nella lastra principale. La lastra principale ci mostra il combattente che regge le briglie con la mano sinistra mentre con la destra saluta. Il cavaliere è accompagnato da due guerrieri. Tutte le lastre risultano tagliate e poi ricomposte circa probabilmente per trafugarle e trasportarle meglio.

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