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Carabinieri sequestrano beni per 130 milioni ad un complice dei clan

I militari dell’Arma hanno eseguito il provvedimento di sequestro a carico di un cittadino campano ritenuto vicino alle cosche criminali. L’operazione, condotta dai carabinieri di Padova e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Venezia, ha interessato diverse città tra cui anche Napoli e Salerno.
A cura di An. Mar.
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Dopo una lunga e complessa indagine che ha coinvolto diverse città d'Italia, gli inquirenti sono risaliti ad una rete utilizzata  dei clan per il riciclaggio del denaro e operante per mezzo di prestanome, tra cui il soggetto destinatario del provvedimento di sequestro dei beni eseguito oggi dai carabinieri del Nucleo investigativo di Padova. L'uomo è ritenuto dagli investigatori vicino ad un noto clan camorristico. I militari si sono mossi stamattina alle prime luci dell'alba per dare esecuzione al decreto di sequestro preventivo d'urgenza, emesso dal Tribunale di Padova, su proposta della Direzione distrettuale antimafia di Venezia.

Beni per 130 milioni di euro sono stati sequestrati in otto regioni dai Carabinieri, ad un campano, legato ad un noto clan della camorra, sospettato di riciclaggio di ingenti somme di denaro. L'operazione ha richiesto l'impiego di circa 400 carabinieri, che operano con il supporto dei comandi provinciali interessati: quelli delle province di Padova, Vicenza, Treviso, Belluno, Ferrara, Bologna, Siena, Roma, Napoli, Salerno, Taranto, Matera, Cosenza e Varese.

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