Carcere di Poggioreale, l’ex direttrice Abate vince il ricorso: annullato il trasferimento
Carcere di Poggioreale, 2014: lo scandalo della cella zero, le violenze sui detenuti, il caso di Federico Perna gravemente ammalato e morto in cella, le inchieste, il sovraffollamento. Poi le inchieste della magistratura sui pestaggi nella cella zero e la Commissione Libertà Civili dell'Unione Europea con il suo rapporto-shock: Poggioreale era simile a un lager, era la pietra dello scandalo che raccontava quanto ancora l'Italia meritasse il titolo di aguzzino.
La direttrice della struttura, Teresa Abate, travolta dagli scandali, viene trasferita ad altro incarico. Poco tempo dopo viene nominato un altro direttore, Antonio Fullone, famoso nell'ambiente penitenziario per i suoi sforzi nel rendere la pena pià "umana" e per i grandi cambiamenti (anche nella concezione degli spazi detentivi) realizzati nel carcere di Lecce. La direttrice trasferita, però, fa ricorso al Tar, che il 24 aprile scorso le dà ragione. “La settima sezione del Tar della Campania ha annullato il decreto del Ministero della Giustizia-Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria dell’11 luglio 2014 con il quale la dottoressa Teresa Abate era stata sollevata dall’incarico superiore di direttore della Casa Circondariale di Napoli-Poggioreale, per essere assegnata in via provvisoria all’ufficio del personale e della formazione del Provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria della Campania”. E' quanto si legge in una nota dello studio legale dell'avvocato Antonio Palma, che ha assistito la Abate nel ricorso. “La sentenza n. 2406 del 24 aprile 2015 ha dato ragione alla nostra assistita perché ha riscontrato che nel provvedimento del Ministero non vi era alcuna legittima motivazione per l’assegnazione alla nuova funzione".
Ora l'ex direttrice "ha diritto ad essere reintegrata – continua la nota del legale – nelle funzioni di direttore della Casa Circondariale ‘Giuseppe Salvia’ di Poggioreale”. Potrebbe essere l'ultimo atto, ma forse no, perché l'amministrazione potrebbe ricorrere al Consiglio di Stato. In alternativa, l'ex direttrice Abate potrebbe subito riprendere il suo posto.
