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Casa distrutta da una frana 4 anni fa, la proprietaria deve pagare l’Ici

Da anni non vive più nella sua casa di Roscigno, in provincia di Salerno, distrutta nella violenta frana che nel 2010 devastò la zona del Sele, il Vallo di Diano e l’alto Cilento. Oggi la donna si vede addebitare un’imposta sulla casa della somma di 523mila euro.
A cura di Angela Marino
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La casa, distrutta da una frana nel 2010, ormai è un rudere fatiscente ma la proprietaria, da quattro anni alloggiata in una nuova casa, si è vista recapitare un sollecito di pagamento per l'Ici imposta sull'immobile, o meglio, su quello che ne resta. È il caso di Luciana di Mieri, residente nel comune di Roscigno (Salerno) fino al 4 dicembre 2010, quando, dopo un ingiunzione di sgombero emessa a seguito della frana che ha devastato tutta la zona del Sele, il Vallo di Diano e l'alto Cilento, fu costretta ad abbandonare la propria casa, completamente distrutta. La violenta alluvione di quell'anno, paralizzo anche la statale  SP342, tuttora interdetta al traffico in mancanza di adeguati interventi di ripristino.

L'annualità addebitata si riferisce all'anno 2011 e ammonta alla cifra di 523mila euro. Soldi che la proprietaria dell'immobile si rifiuta di pagare insieme alle tasse per lo smaltimento di rifiuti solidi e gli altri addebiti che l'amministrazione salernitana continua a notificarle, tra cui altri 200mila circa, sempre per il 2011. In quanto proprietaria di un edificio "collabente" ovvero di un fabbricato distrutto il cui valore economico – che dunque comporta l'onere di tasse – è riconosciuto come sola superficie edificabile, Di Mieri ha il dovere di corrispondere tributi all'ente locale di riferimento, in misura ridotta. Eppure la donna risulta essere l'unica cui sia stato ingiunto il pagamento delle tasse per la casa distrutta. Da qui il rifiuto di pagare le tasse che l'amministrazione notifica per l'immobile. Quello rivendicato dall'ex inquilina è «un principio di equità e giustizia». In altre parole pagare sì, fino all'ultimo centesimo, purché a pagare siano tutti.

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