Casavatore, terrorizza la ex per 20 anni: ‘Fai come dico o ti sfregio con l’acido’
Un incubo che era cominciato dal 2000, da quando si erano sposati, ma dopo la fine del loro matrimonio la situazione era precipitata. Non aveva mai smesso di tormentarla: minacce, aggressioni e messaggi intimidatori sui social network, per continuare a tenerla sotto il suo controllo anche dopo la separazione, avvenuta nello scorso ottobre. E, soprattutto, per tenerla prigioniera, anche se non fisicamente. Fino a quando lei non ha trovato la forza di denunciare e si è rivolta alle forze dell'ordine: dopo le indagini sono arrivate le manette. Agli arresti è finito un uomo di 41 anni di Casavatore, in provincia di Napoli, ritenuto responsabile di maltrattamenti nei confronti della ex moglie e madre dei suoi due figli.
A ricostruire la vicenda, i carabinieri della stazione di Casavatore, che hanno accolto la denuncia della vittima. Un lungo elenco di episodi di violenze e minacce che cominciava da ben venti anni fa e che non si era interrotto quando la donna si era separata dall'ex marito. Le vessazioni erano cominciate da quando si erano sposati, erano andate avanti senza soluzione di continuità, prosecuzione di quelle che avevano portato proprio alla fine del matrimonio. Negli ultimi mesi, sebbene non fossero più sposati, l'uomo continuava a ritenerla una "cosa sua", pretendendo che si comportasse come lui le diceva. Non si era limitato alle minacce o ai messaggi sui social, ma in più occasioni l'aveva anche aggredita fisicamente.
E, qualche ora prima della denuncia, l'aveva minacciata di usare l'acido: se non avesse cambiato atteggiamento, l'avrebbe sfregiata a vita. Forse è stato proprio questo particolare, ultima goccia dei vent'anni di violenze, a convincere definitivamente la donna che non c'era più tempo da perdere, che l'unica era chiedere aiuto prima che quella escalation di violenze arrivasse a un punto di non ritorno. I carabinieri hanno individuato il 41enne nei pressi dell'abitazione della vittima e lo hanno arrestato; è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del processo.