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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

Caserta, contrabbandieri di sigarette prendevano il Reddito di Cittadinanza

La Guardia di Finanza di Capua ha eseguito una misura cautelare per 11 persone, accusate di fare parte di una organizzazione che gestiva il traffico di sigarette di contrabbando. Gli indagati sono complessivamente 21, dei quali 10, tra cui i 3 considerati a capo, percepivano il Reddito di Cittadinanza perché risultavano disoccupati e nullatenenti.
A cura di Nico Falco
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immagine di repertorio
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Per lo Stato erano nullatenenti e disoccupati, avevano tutti i requisiti per accedere al Reddito di Cittadinanza. In realtà erano proprietari degli immobili, circostanza che già basterebbe per la sospensione del sussidio, ma avevano anche un lavoro: erano a capo di un gruppo strutturato che gestiva il traffico di sigarette. I tre contrabbandieri sono tra i destinatari delle 11 misure cautelari eseguite oggi, 6 novembre, dalla Guardia di Finanza di Capua (Caserta) nei confronti di 21 indagati, 10 dei quali percettori del Reddito di Cittadinanza. L'indagine "No Smoking", che ha portato all'ordinanza del gip di Napoli, è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea; una persona è finita in carcere, per 3 è scattato il divieto di dimora e gli altri 7 sono stati sottoposti all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Il gruppo, secondo gli inquirenti, era guidato da un 69enne di Crispano (Napoli), più volte arrestato per traffico di sigarette ma mai condannato con sentenza definitiva, oggi finito in carcere. I finanzieri, guidati dal capitano Eliana Minoia, hanno scoperto che l'uomo percepiva il Reddito di Cittadinanza, così come i suoi due figli, anche loro coinvolti nel traffico e destinatari di divieto di dimora nella Regione Campania. Nel corso degli accertamenti economico-patrimoniali è emerso che i tre avevano presentato la richiesta per accedere al sussidio dicendo di essere disoccupati e nullatenenti, non dichiarando il possesso di alcuni immobili.

L'inchiesta era stata avviata nel 2017, quando un carico di 200 chili di sigarette venne sequestrato dai finanzieri a Capua. Le fiamme gialle hanno così ricostruito la catena di approvvigionamento dei tabacchi di contrabbando, scoprendo che a tessere le fila era una organizzazione guidata dal 69enne di Crispano e dai figli, che contattavano i fornitori, stoccavano le sigarette nei depositi e poi le consegnavano ai venditori. L'organizzazione aveva la sede operativa a Crispano, ma con ramificazioni anche nella provincia di Caserta, in particolare tra Marcianise e Santa Maria Capua Vetere. Durante le indagini sono state arrestate in flagranza 6 persone, sequestrate più di 1,6 tonnellate di sigarette e sono stati individuati tre depositi.

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