344 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Caserta, corrieri di droga con lo stomaco pieno di ovuli di eroina e cocaina, 4 arresti

I carabinieri hanno arrestato a Grazzanise (Caserta) quattro persone, accusate di fare parte di una organizzazione criminale che importava in Italia grossi quantitativi di droga attraverso corrieri ovulatori: cocaina ed eroina venivano trasportate in ovuli, nello stomaco. A novembre l’indagine aveva portato all’arresto di altri 16 indagati.
A cura di Nico Falco
344 CONDIVISIONI
Immagine

I carabinieri di Santa Maria Capua Vetere e quelli di Grazzanise (Caserta) hanno arrestato tre cittadini nigeriani e uno dei Niger, accusati di fare parte di una organizzazione che introduceva in Italia cocaina ed eroina tramite "corrieri ovulatori", che ingoiavano gli ovuli di droga: ognuno di loro poteva trasportare fino a un chilo e mezzo di stupefacenti. I quattro arrestati, bloccati in esecuzione di una ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, sono ritenuti responsabili a vario titolo di associazione per delinquere dedita all'importazione, alla distribuzione, al trasporto e alla cessione di eroina e cocaina.

Il provvedimento eseguito oggi, 28 febbraio, è il prosieguo di una attività investigativa che era stata iniziata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e successivamente, per il carattere transnazionale, era stata coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia. Lo scorso 5 novembre furono arrestati 16 indagati. Le indagini, condotte tra l'ottobre 2015 e il dicembre 2016, avevano svelato l'esistenza di una organizzazione composta da nigeriani che riusciva a far entrare in Italia grossi quantitativi di cocaina ed eroina con i corrieri provenienti da Nigeria, Kenya, Madagascar, Ruanda, Brasile, Turchia e Spagna.

Ognuno degli "ovulatori", che veniva pagato tra i 3mila e i 6mila euro a seconda della difficoltà del viaggio e di quanta droga riusciva  trasportare, ingoiava quantitativi tra i 500 e i 1.400 grammi per ogni viaggio; l'eroina veniva pagata dall'organizzazione intorno ai 30mila euro al chilo. I pagamenti ai corrieri avvenivano tramite circuiti internazionali di money transfer, come Western Union o Money Gram, o anche con ricariche su carte PostePay.

La droga veniva poi ceduta a una rete di pusher che la rivendevano tra Sant'Antimo (Napoli), Padova, Latina e Cisterna di Latina (Latina). Gli indagati sono accusati di 8 importazioni di droga dall'estero e di 42 episodi di trasporto e successiva cessione. Durante l'indagine sono state arrestate in flagranza 13 persone e sono stati sequestrati 368 ovuli, per un peso complessivo di 6 chili (4.650 di eroina e 1.350 di cocaina). Per sviare le forze dell'ordine il gruppo usava schede telefoniche intestate a persone estranee al gruppo e parole in codice: per riferirsi alla droga parlavano di merci, scarpe e vestiti, mentre il corriere ovulatore che "mangiava bene" era quello in grado di trasportare grossi quantitativi di stupefacenti nello stomaco.

344 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views