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Caserta: è morto Mamadou Sy, attivista e presidente della comunità senegalese

La comunità di Caserta in lutto per la morte di Mamadou Sy, presidente della comunità senegalese della città campana e storico attivista per i diritti dei migranti: Sy è morto a causa di un brutto male, scoperto solo da poco tempo. Arrivato in Italia nel 2001 e fino all’ottenimento del permesso di soggiorno del 2008, Mamadou Sy aveva fatto il venditore ambulante.
A cura di Valerio Papadia
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Caserta in lutto per l'improvvisa scomparsa di Mamadou Sy, presidente della comunità senegalese della città campana. Sy è morto a causa di una grava malattia, che aveva scoperto di avere soltanto un mese fa. Da sempre attento non solo alle esigenze della comunità senegalese, ma anche di quelle della comunità di Caserta, nel 2002 Mamadou Sy aveva fondato, insieme agli attivisti del Centro Commerciale Ex Canapificio, il Movimento Migranti di Caserta. Arrivato in Italia nel 2001, inizialmente irregolare sul territorio, Sy si era mantenuto facendo il venditore ambulante di fazzoletti, fino all'ottenimento, nel 2008, del permesso di soggiorno. Mediatore culturale, in poco tempo era diventato un punto di riferimento per la comunità senegalese di Caserta, fino a diventarne, appunto, il presidente. In anni recenti, nel 2017 per la precisone, Mamadou Sy aveva cominciato a collaborare anche con lo Sprar di Caserta, il centro di accoglienza per migranti che sorge nella città campana.

"Ci lascia un amico, un fratello, un compagno di battaglie per i diritti inviolabili dei migranti. Caserta non aveva proprio bisogno di perdere una persona come Mamadou, che tanti, non solo migranti, ma anche cittadini, giornalisti e figure istituzionali, dovrebbero ringraziare per l'enorme disponibilità mostrata, per l'umanità e la capacità di mediare; anche ieri in ospedale, quando era ormai non ce la faceva più a parlare, si informava sulle condizioni di chi andava a trovarlo" ha detto Mimma D'Amico, responsabile del Centro Sociale Ex Canapificio. La salma di Mamadou sarà rimpatriata in Senegal: lascia una moglie e una figlia di 23 anni.

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