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Caserta intitola una strada ad Emanuele Reali, il carabiniere morto per inseguire un ladro

Il Comune di Caserta ha intitolato una strada ad Emanuele Reali, il vice-brigadiere che morì il 6 novembre 2018 (un anno esatto fa) mentre inseguiva un ladro. Alla cerimonia presenti oltre alla moglie anche il sindaco casertano, il prefetto, il vescovo e tante altre autorità locali. La strada si trova in località San Benedetto, nei pressi dell’area P.I.P. casertana.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Una strada intitolata ad Emanuele Reali, il carabiniere morto il 6 novembre 2018 mentre inseguiva un ladro. Reali venne investito infatti da un treno mentre cercava di raggiungere l'ultimo componente di un gruppo di ladri d'appartamento. La cerimonia è avvenuta alle 10 di ieri a Caserta, presso l'area P.I.P. della frazione di San Benedetto, alla presenza di forze dell'ordine e varie autorità locali. Tra i presenti anche il sindaco di Caserta Carlo Marino, il prefetto Raffaele Ruberto, il Procuratore Capo presso la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere Maria Antonietta Troncone e del Procuratore Capo presso la Procura della Repubblica di Napoli Nord Francesco Greco, oltre al vescovo Giovanni D'Alise. La decisione di intitolargli una strada era stata annunciata già a giugno di quest'anno.

Presenti anche la moglie di Emanuele Reali, Matilde Grasso: al marito, oltre all'intitolazione di una strada, è stata anche consegnata una medaglia d'oro al valor civile. Alle 11, lo stesso vescovo di Caserta ha tenuto una messa presso il Duomo di Caserta per ricordare il vice-brigadiere rimasto ucciso un anno prima. Era un anno esatto fa, il 6 novembre 2018, quando si erano registrati alcuni furti in appartamento, in particolare su via Alfieri, tra Caserta e San Nicola la strada. Quattro i responsabili, di cui due fermati subito dopo un inseguimento nel Parco La Selva. Gli altri due vennero riconosciuti davanti ad un bar: uno fu catturato subito, l'altro tentò un'ultima fuga. Il vice-brigadiere Emanuele Reali provò ad inseguirlo, ma l'uomo scavalcò un muretto che costeggia la stazione ferroviaria, attraversando i binari. Reali fece lo stesso, ma venne investito in pieno da un treno che stava arrivando, e rimase ucciso sul colpo. Tre giorni dopo, l'uomo si presentò al Comando Provinciale di Caserta assieme al suo avvocato per costituirsi, e venne così fermato per furto in abitazione, resistenza a pubblico ufficiale e morte come conseguenza di altro reato.

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