Caserta, tensione all’arrivo di Matteo Salvini: tafferugli tra fan e contestatori
Momenti di tensione a Caserta, dove è in corso il vertice dove sarà firmato il protocollo d'intesa tra il presidente del consiglio e sette ministri, tra cui Luigi Di Maio e Matteo Salvini, per il problema legato alla "terra dei fuochi". All'arrivo del ministro degli interni e vice-premier leghista, la piazza si è infatti "divisa" tra sostenitori e contestatori, che in pochi minuti sono arrivati alle mani.
Il vertice si sta tenendo nella Prefettura di Caserta. La situazione è degenerata in un attimo: alla vista di Matteo Salvini, alcune persone hanno iniziato a gridare "buffone" fischiandolo, mentre un'altra parte della piazza lo ha applaudito. A quel punto, qualcuno è venuto alle mani, e le forze dell'ordine sono dovute intervenire per riportare la calma. La situazione, comunque, appare essere sotto controllo: probabilmente anche a causa del maltempo, infatti, non sono moltissime le persone in piazza, e gli stessi tafferugli hanno visto coinvolte non più di una decina di persona per "parte". Accoglienza migliore, invece, per Luigi Di Maio: la piazza per lui ha riservato solo applausi e cori come "bravo, bravo" e "sei il migliore". Il ministro del lavoro ha anche ricevuto una lettera, scritta dai vescovi, in cui gli vengono chieste delle modifiche per il decreto sicurezza.
I contestatori ai poliziotti: "Il casco non vi protegge dai tumori"
Alcuni contestatori hanno poi rivolto il loro "disappunto" anche verso i poliziotti: "Il casco non vi protegge dai tumori", uno degli slogan più utilizzanti, assieme a "i tumori vengono anche a voi, fate schifo". Il riferimento è ancora una volta alla proposta di Matteo Salvini di costruire ulteriori impianti per il trattamento dei rifiuti in Campania, se non uno per ogni provincia. Contro il ministro, in particolare, anche i manifestanti del comitato "Stop Biocidio", mentre tra i sostenitori del vicepremier leghista ci sono militanti del Coordinamento provinciale di Caserta.