Caserta, studenti convocati dalla preside alla marcia abortista: indagine del ministero
Si è svolta lo scorso sabato a Caserta la marcia contro l'aborto convocata dal locale comitato contro la legge 194 sull'interruzione volontaria di gravidanza. Una manifestazione a cui sono stati ufficialmente invitati a partecipare gli studenti di due istituti superiori, il Foscolo di Teano e il Galileo Ferraris di Caserta, con una circolare firmata dalla preside. Un'attività quanto meno anomala tra quelle che un istituto può proporre ai suoi studenti, imposta come obbligatoria agli studenti dalla preside: tanto che in caso di assenza avrebbero dovuto presentare una giustificazione. E ora a fare chiarezza arriveranno gli ispettori del ministero.
"Lo scorso 4 ottobre la preside dell'istituto superiore di Caserta Galileo Ferraris ha firmato una circolare, poi diffusa in tutta la scuola, in cui si fornivano agli studenti le direttive per partecipare alla marcia contro l'aborto che
si sarebbe tenuta qualche giorno dopo. Un fatto sconvolgente, su cui il ministro Giannini non si è espresso e per il quale chiediamo invece l'avvio di un intervento conoscitivo", scrivono in una nota congiunga Giammarco Manfreda, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi, e la segretaria dell'Flc Cgil Gianna Fracassi.
"Si tratta di una manovra inaccettabile – sottolinea la nota – sia perché viola il principio di laicità delle istituzioni, sia perché sconvolge il tentativo di sfruttare gli studenti in questo modo, obbligandoli a mobilitarsi contro la legge 194, piuttosto che organizzare puntuali e precisi momenti di educazione sessuale per tutte le classi".