Caso Antonio Giglio, la sorella di Titò: “La madre lo uccise per soldi”
Spunta un nuovo audio nel caso di Antonio Giglio, il bimbo di 3 anni precipitato dal settimo piano delle palazzine popolari del Rione Parco Verde di Caivano (Napoli). A parlare della morte del bimbo – per la quale è indagata Marianna Fabozzi, la compagna di Raimondo Caputo, a sua volta accusato della morte di Fortuna Loffredo – è Antonella Caputo, la sorella di Raimondo. Il video è stato prodotto dall'avvocato Angelo Pisani, legale del padre di Antonio.
Il racconto choc, Marianna: "Niente a me, niente a nessuno"
La donna, che già in passato aveva raccontato gli ultimi attimi della vita di Antonio alle telecamere di Fanpage.it, parla di come avesse alzato la tapparella "per buttare il figlio di sotto", per poi recuperare la scarpetta del piccolo. Dietro l'omicidio del piccolo ci sarebbe un ricatto della donna nei confronti dell'ex coniuge. "Loro ricattavano il marito – dice la protagonista del video – lui voleva passare dei soldi solo al bambino, ma lei diceva: niente a me, niente a nessuno". Poi Antonella Caputo confessa: "Io sto piena di ansia, perché so che è stata lei".
"Venne Titò qua" racconta ancora la donna "e mi disse che dovevo mentire agli inquirenti, ma anche io sono una mamma e non posso pensare di non dire la verità su quello che ho visto". All'epoca dei fatti, nel marzo 2013, Fabozzi era separata dal marito e padre del piccolo Antonio. Un anno dopo la morte del piccolo sarebbe precipitata dall'ottavo piano dello stesso palazzo la piccola Fortuna. La bimba di sei anni è stata vittima di violenza sessuale.