Caso Casavatore: parla Luca Galiero, il candidato sindaco M5S che sfidò Pd e Udc
Si chiama Luca Galiero ed è l'uomo che sfidò in una Casavatore che oggi scopriamo dalle inchieste della magistratura inquinata fino al midollo, centrodestra e centrosinistra, candidandosi a sindaco col Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo. Galiero accetta di ricordare a Napoli Fanpage.it i giorni convulsi della campagna elettorale 2015.
Anzitutto, Galiero, ci ricorda come finì per il Movimento Cinque Stelle in quelle elezioni?
Avemmo un ottimo riscontro ma non bastò. Non riuscimmo a entrare in Consiglio comunale solo per poche decine di voti, ottenemmo il 7 percento dei consensi. Tenga conto che qui a Casavatore il M5S è nato da poco. E che c'è una maglia politica consolidata da decenni; nel corso della storia di questa città hanno governato sempre le stesse famiglie.
Cosa ricorda di quella campagna elettorale e di quei candidati oggi nel mirino della magistratura?
Ricordo sicuramente la modalità aggressiva di fare propaganda. I manifesti abusivi, tanto per dirne una. E tante nostre denunce finite nel nulla.
E la camorra? Se ne parlava durante la fase elettorale a Casavatore?
C'erano voci, sì. Ma non ho mai dato peso alle voci, non intesi farlo nemmeno allora. Ora però c'è una inchiesta e attendiamo fiduciosi il lavoro della magistratura napoletana. Una cosa è certa: alle elezioni comunali il Movimento agì da elemento di disturbo contro un meccanismo contorto.
In che senso?
Guardi Casavatore non è tutta racchiusa in questa inchiesta. C'è tanta gente buona che non ce la fa più e che non accetta il voto di scambio e il sistema dei ‘piaceri'. Leggiamo che c'è chi vende il suo voto per una bolletta della luce pagata o per una busta della spesa. Cosa significa? Che c'era un prezzo bassissimo da pagare, frutto di una situazione sociale di disagio gravissima che si trascina da troppo tempo.
Il suo programma elettorale da sindaco M5S era molto diverso da quello dei suoi avversari di Pd e Udc?
L'attuale sindaco Orefice ha preso molto dal nostro programma, noi però diciamo sempre che una cosa è dire altro è realizzarle veramente, le promesse. Noi proponevamo la forte riduzione dei costi della macchina amministrativa comunale e il suo efficientamento.E poi l'eliminazione dell'intermediario nella riscossione dei tributi, ovvero la PubbliAlifana, incubo dei miei concittadini.
Ora l'inchiesta minaccia di scoperchiare altre vicende. Cosa farà il Movimento Cinque Stelle a Casavatore?
Anzitutto auspichiamo nelle dimissioni immediate del sindaco Lorenza Orefice. Poi aspettiamo gli sviluppi delle indagini. Inchieste o no, noi non molliamo e alle prossime elezioni i risultati saranno molto diversi. Fortunatamente abbiamo i nostri consiglieri alla Regione Campania e il capogruppo Valeria Ciarambino che hanno già annunciato che sulla battaglia per riportare la legalità al Comune di Casavatore non arretreranno di un millimetro.