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Caso De Luca, Manna: “Io non farò il direttore generale, ma lui non farà il presidente”

L’intercettazione tra il marito del giudice Anna Scognamiglio e l’avvocato Gianfranco Brancaccio, lo scorso 20 agosto: “Io non faccio il direttore generale, però tu non farai il presidente della Giunta regionale. Io perdo 5 tu perdi 100”. Secondo la procura di Roma, Manna avrebbe proposto allo staff del governatore De Luca, un accordo per la sentenza che ne ha permesso l’insediamento: l’ok del collegio di giudici in cambio di una carica di rilievo.
A cura di Angela Marino
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"Io non faccio il direttore generale e va bene, però tu non farai il presidente della Giunta regionale. Io perdo 5 tu perdi 100". È l'intercettazione che spunta nell'ambito dell'inchiesta sul presunto caso di concussione che ha messo in subbuglio palazzo Santa Lucia. La frase – come riporta l'Huffinghton Post – è stata pronunciata da Guglielmo Manna, marito della giudice Anna Scognamiglio, nel corso di un colloquio con l'avvocato Gianfranco Brancaccio (indagato nell'inchiesta della procura di Roma), lo scorso il 20 agosto. Secondo le ipotesi della Procura di Roma, Manna avrebbe negoziato con lo staff del governatore De Luca, la sentenza con la quale l'ex sindaco di Salerno si è insediato in Regione. Il marito del giudice Sognamiglio, avrebbe messo sul piatto il parere favorevole del collegio giudicante, del quale era membro la consorte, in cambio di una nomina di rilievo nel settore della Sanità.

L'ombra dell'accordo nelle intercettazioni

Alcuni giorni dopo, in un'intercettazione ambientale datata primo settembre, è Brancaccio questa volta a contattare Guglielmo Manna per chiedergli di inviare il suo curriculum vitae a Giuseppe Vetrano. Manna ripeterà più volte di aver usato il pc della moglie per inviare il documento, usando addirittura il suo indirizzo di posta. "Se lo vuoi telefonare – dice a Brancaccio riferendosi a Vetrano – gli dici…gliel'ho mandato con la posta di Anna perché qua tenevo la posta di Anna aperta poi, capito?". La conversazione finita agli atti delle indagini sarebbe quella avvenuta in concomitanza con un nuovo ricorso contro De Luca presentato da un gruppo di ex consiglieri del centrodestra sul quale si sarebbe trovata a decidere Scognamiglio. Secondo gli inquirenti, Manna solleciterebbe la nomina alla base dell'accordo, sottolineando a cosa avrebbe rinunciato il presidente della Regione. Parlando del caso, Manna fa notare che una collega del giudice "Ha fatto in modo di gestire le carte in modo che ad Anna tocca praticamente il ricorso abbinato come relatore e praticamente Anna già adesso la settimana prossima deve fissare l'udienza sul giudizio principale". La Procura di Roma, invece, smentisce l'intercettazione in cui, come riportato dalla stampa, il giudice Anna Scognamiglio direbbe a suo marito: "Abbiamo finito, è fatta", annunciando di aver emesso la sentenza favorevole al governatore.

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