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Caso Ruben, il Comune fa ricorso contro l’annullamento dell’atto di nascita

Il sindaco Luigi De Magistris chiede la revoca dell’atto con cui la Prefettura di Napoli ha invitato il Comune di Napoli all’annullamento parziale della trascrizione dell’atto di nascita di Ruben, il bimbo nato da una coppia omogenitoriale.
A cura di Angela Marino
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Come annunciato mesi fa il Comune di Napoli ha deciso di fare ricorso al T.A.R. Campania nel caso Ruben. Il sindaco Luigi De Magistris chiede la revoca dell'atto con cui la Prefettura di Napoli ha invitato il Comune di Napoli all'annullamento parziale della trascrizione dell'atto di nascita del piccolo Ruben, il bimbo nato da una coppia omogenitoriale. Il piccolo è nato in Spagna, dove le madri vivono da dieci anni e dove si sono sposate, ma è stato riconosciuto in Italia, negli uffici Anagrafe del Comune di Napoli lo scorso 30 settembre. Dopo la trascrizione dell'atto di nascita, la Prefettura di Napoli guidata da Gerarda Pantalone ha richiesto al sindaco De Magistris di annullare in parte l'atto, cancellando la sezione dove appare il nome di Marta Loy, ovvero, quella generalmente riservata al padre.

Oggi, la Giunta, su proposta dell'Assessore all'Avvocatura, Maria Caterina Pace, ha approvato oggi la delibera per il ricorso innanzi al T.A.R.ed ha inoltre demandato all'Avvocatura Comunale la difesa dell'Ente per tutti i motivi e le ragioni che riterrà utili nell'interesse del Comune. "La tutela dei diritti civili – ha dichiarato l'Assessore Pace – resta un baluardo di questa Amministrazione che si esprime sempre nell'interesse dei minori e del riconoscimento delle unioni di fatto". La storia del piccolo Ruben, la cui mamma biologica, Daniela Conte, è originaria di Napoli, era stata denunciata proprio da Fanpage.it.

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