Castel Volturno, agguato con la lupara 24 ore prima dell’arrivo di Salvini

È stato arrestato uno dei componenti del commando che, nella notte tra il 13 e il 14 agosto, ha messo a segno un agguato a Castel Volturno, in provincia di Caserta: secondo la ricostruzione erano almeno in cinque, in sella a motociclette, e hanno esploso dei colpi di fucile contro una Fiat Panda in località "Destra Volturno". Il giovane è stato identificato e bloccato ieri mattina, 14 agosto, poche ore dopo il raid, dagli agenti della Squadra Mobile di Caserta, guidata dal dirigente Davide Corazzini; si tratta di Luigi D. A., 23 anni, di Cardito, in provincia di Napoli.
Nella Fiat Panda bersagliata dai colpi d'arma da fuoco c'erano tre giovani, solo uno di loro è stato colpito; è un 23enne di Castel Volturno, non è grave: è stato medicato in ospedale per una ferita alla spalla e dimesso in mattinata. Durante i controlli nell'automobile gli agenti della Mobile e quelli del commissariato locale hanno rinvenuto i "pallini" delle munizioni dei fucili da caccia. I colpi avevano mandato in frantumi in lunotto posteriore e danneggiato una fiancata.
La perquisizione nell'abitazione del giovane di Cardito è scattata nella notte. In casa, dove il ragazzo vive con la madre, gli agenti hanno trovato un fucile a canne mozze, che era nascosto tra le lenzuola di un armadio. L'arma è compatibile con i colpi esplosi contro l'automobile e i pallini rinvenuti nell'abitacolo; si tratta di un fucile da caccia a cui è stata tagliata la canna, risultato rubato nel marzo 2017 a San Giorgio del Sannio, in provincia di Benevento. Il ragazzo è stato arrestato per ricettazione, alterazione e detenzione abusiva di arma ed è stato denunciato per tentato omicidio. Le indagini sono ancora in corso per identificare gli altri componenti del gruppo e ricostruire il movente.