Castellammare di Stabia, affare Ex Cirio: indagati i politici Cesaro, Pentangelo e Casillo
Un terremoto quello che si abbatte sulla politica napoletana: la Procura della Repubblica di Torre Annunziata ha infatti notificato a diciassette persone la proroga delle indagini, firmata dal gip della locale procura oplontina Maria Concetta Criscuolo, sull'inchiesta del cosiddetto affare Ex Cirio, dal nome dell'area di Castellammare di Stabia che doveva essere riqualificata.
Tra i nomi degli indagati, spiccano quelli del senatore Luigi Cesaro (Forza Italia), del deputato Antonio Pentangelo (Forza Italia) e del consigliere regionale Mario Casillo (Partito Democratico). E non solo: tra i nomi dei coinvolti spiccano anche quello di Giovanni Lombardi, uno dei proprietari del quotidiano "La Città" di Salerno, che di recente è balzata agli onori della cronaca nazionale per il licenziamento collettivo dei giornalisti che vi lavoravano, e Sabato Polese, fratello del defunto e compianto Antonio, conosciuto come "il boss delle cerimonie", scomparso il 1° dicembre 2016 e sostituito dalla figlia Imma.
L'inchiesta parte da quella della Direzione Distrettuale Antimafia chiamata "Olimpo", durante la quale erano stati arrestati diversi ras del clan D'Alessandro nonché l'imprenditore Adolfo Greco. Un'inchiesta, quella sulla riconversione dell'area Ex-Cirio stabiese, coordinata dai sostituti procuratori oplontini Andreana Ambrosino e Rosa Annunziata, che fanno parte del pool di magistrati coordinati dal procuratore Sandro Pennasilico e dal procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli, che vede coinvolte complessivamente diciassette persone tra politici, imprenditori e professionisti locali.