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Castellammare di Stabia, clan allineati per riscuotere il pizzo: maxi-operazione della Polizia

Una maxi-operazione della polizia, al termine di indagini condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia, ha portato a diverse ordinanze di custodia cautelare in carcere contro soggetti appartenenti a storiche organizzazioni camorristiche che avevano formato una vera e propria alleanza per imporre il pizzo nelle rispettive zone di “competenza”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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[Immagine di repertorio]
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NAPOLI – Una vera e propria "alleanza" per imporre il pizzo nelle rispettive zone di controllo: è quanto emerso dalle indagini della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che ha portato ad una maxi-operazione delle forze dell'ordine nella penisola sorrentina. Gli uomini della polizia di stato sono infatti impegnati dall'alba di oggi, mercoledì 5 dicembre, per dare esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Napoli nei confronti di numerose persone accusate di diversi reati.

Le accuse nei confronti degli indagati sono, a vario titolo, di reati contro il patrimonio per le estorsioni, contro la persona per violenza privata, e contro l'ordine pubblico, per violazioni in materia di armi ed esplosivi: reati per di più aggravati dal metodo e/o dalla finito mafiosa, e compiuti tra il 2013 ed il 2016 ai danni di imprenditori, esercenti commerciali e professionisti della penisola sorrentina, tra Castellammare di Stabia, Pompei, Gragnano, Pimonte ed Agerola. Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Dda partenopea, le persone raggiunte dall'ordinanza di custodia cautelare in carcere alle prime luci dell'alba di oggi sarebbero tutti appartenenti a storiche organizzazioni camorristiche che avevano formato una vera e propria alleanza tra di loro per imporre costantemente il pizzo nei territori sotto il proprio controllo.

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