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Castellammare, pusher smette di vendere droga e viene pestato, poi parte la scorreria

Scene da film per le strade di Castellammare di Stabia: un pusher viene pestato per aver smesso di vendere droga, e per vendetta parte una spedizione armata che scorrazza per la città armi in pugno di domenica mattina tra la folla. Quattro persone finiscono in carcere.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Scene che potrebbero essere degne di film quelle avvenute a Castellammare di Stabia. Ed invece ancora una volta si tratta della (triste) realtà. A leggere la ricostruzione dei fatti, in effetti, c'è davvero da rabbrividire: un pusher del clan D'Alessandro aveva deciso di "interrompere" gli approvvigionamenti di droga, e per punizione due uomini del clan lo avevano pestato a sangue.

Ma subito dopo il pestaggio, per "vendicare" in qualche modo lo spacciatore, era partita una vera e propria scorreria in modalità "punizione speditiva", con quattro persone coinvolte e che, armi in pugno di domenica mattina, hanno scorrazzato per la città su scooter e bici elettriche, terrorizzando chiunque: in due brandendo le pistole, gli altri "liberando" invece le strade al loro passaggio. Tutti i quattro erano già noti alle forze dell'ordine, uno dei quali già condannato per associazione camorristica come appartenente al clan con sentenza passata in giudicato. Il bilancio finale su di un ventenne ferito al piede da un proiettile ed un cinquantasettenne da un proiettile all'addome. Il fatto era avvenuto lo scorso 10 settembre: quest'oggi invece, dopo lunghe indagini, sono scattate le manette per quattro persone in tutto, ritenute responsabili a vario titolo di lesioni personali aggravate e di detenzione e porto illegali di armi da fuoco aggravati da finalità mafiose.

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