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Castello di Cisterna, oggi la fiaccolata in memoria di Anatolij Korol

Domenica 6 settembre alle 19 a Castello di Cisterna l’iniziativa in memoria di Anatolij Korol, l’eroe del supermercato morto per sventare una rapina. La fiaccolata avverrà contemporaneamente ai funerali del muratore ucraino nel suo Parse d’origine.
A cura di An. Mar.
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Si svolgerà stasera fra le strade del Comune di Castello di Cisterna la fiaccolata in onore di Anatoliy Korol, l'ucraino freddato lo scorso 30 agosto in un supermercato a Castello di Cisterna (Napoli), mentre tentava di sventare una rapina. Il corteo si fermerà davanti al supermercato dove è andato in scena l'omicidio, dove una cittadina della comunità ucraina locale, leggerà un brano laico. La manifestazione, è organizzata dall'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Clemente Sorrentino. Per la giornata di oggi, 6 settembre, giorno previsto per i funerali del muratore ucraino nel suo paese d'origine è stata indetto il lutto cittadino nel comune di Castello. Poco prima della fiaccolata, stasera alle 19 si terrà anche la messa in ricordo dell'eroe del supermercato, celebrata stasera dal vescovo di Nola, Beniamino Depalma.

Korol era entrato nel supermercato per fare la spesa insieme alla sua bimba di 2 anni. Trovatisi di fronte a un tentativo di rapina, i due giovani armati che minacciavano la cassiera, non ha esitato a intervenire, mettendo prima in salvo la figlioletta fuori dal negozio. Mentre l'ucraino cercava di immobilizzare uno dei due banditi, l'altro ha reagito colpendolo prima con una penna, il primo oggetto che si è trovato sottomano, e poi con l'arma che aveva in mano il complice, recuperata mentre questi era impegnato nella colluttazione con Korol. Tre colpi e l'uomo è morto sul pavimento del negozio, a pochi passi la sua bimba nel carrello. A sparare, hanno accertato le investigazioni quanto mai rapide seguito all'episodio sono stati: Gianluca Ianuale, 20 anni ed il fratellastro 32enne Marco Di Lorenzo, arrestati ieri dai carabinieri di Castello di Cisterna in una contrada di Scalea (Cosenza), dove avevano trovato rifugio. Hanno confessato poco dopo essere stati accompagnati in caserma, ammettendo di aver fatto irruzione nel negozio perché economicamente in difficoltà, i due sono figli del boss Ianuale, capo del clan omonimo attivo sul territorio del Napoletano.

Intanto su Facebook si susseguono messaggi di sostegno da parte di amici e parenti del 20enne Gianluca Ianuale, arrestato ieri. Lo stesso profilo Facebook è stato strumento fondamentale nelle indagini che hanno portato al suo arresto per l'omicidio dell'ucraino Korol. Subito dopo la morte del muratore ucraino la sera dello scorso 30 agosto, infatti, sono scattate indagini serrate per individuare i due responsabili. L'omicidio ha avuto un forte impatto sulla comunità locale e sull'opinione pubblica. Alcuni agenti sono tornati volontariamente dalle ferie per poter prendere parte alle ricerche dei due rapinatori- killer.

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