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Cava de’ Tirreni, minaccia la moglie davanti ai figli: “Ho comprato una pistola e la userò contro di te”

Un uomo di 47 anni, residente a Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno, rischia di finire in carcere con le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni: minacciava la moglie davanti ai due figli piccoli, uno dei quali faceva spesso da scudo per difendere la madre dalla violenza dell’altro genitore. Proprio i bambini hanno avuto un ruolo importante nel denunciare l’uomo, che in una circostanza avrebbe rivelato di aver comprato un’arma e di essere pronto a usarla contro la moglie.
A cura di Francesco Loiacono
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Ha minacciato e maltrattato per diverso tempo la moglie e i due figli piccoli, incurante dei loro tentativi di proteggere la madre dalle violenze dell'altro genitore. Adesso un uomo di 47 anni, residente a Cava de' Tirreni, in provincia di Salerno, rischia di finire in carcere: è accusato di maltrattamenti e lesioni dalla procura di Nocera Inferiore, che ha chiesto per lui il giudizio immediato, senza passare per l'udienza preliminare.

A novembre il padre era stato allontanato dalla famiglia

La vicenda, riportata dal quotidiano "Il Mattino", risale allo scorso anno. Gli episodi al vaglio della magistratura sono diversi: le violenti liti e le successive esplosioni di violenza da parte del 47enne sono avvenute tutte per futili motivi. Ad assistere agli episodi, diventandone anche vittime, i due figli minori della coppia, un bambino e una bambina. Entrambi hanno avuto un ruolo centrale nelle accuse mosse al genitore, che avevano già portato a novembre al suo allontanamento dal nucleo famigliare. Il 47enne si era reso protagonista di diversi episodi poco edificanti: in un'occasione aveva lanciato dei piatti contro la moglie, senza colpirla. In un'altra, che aveva poi spinto i suoi famigliari a denunciarlo, aveva minacciato la donna dicendole: "Ho comprato una pistola e la userò presto contro di te". Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri spesso il figlio maschio faceva da scudo alla madre, frapponendosi tra lei e il padre per cercare di arginare la furia del genitore. Una situazione che ha naturalmente creato gravi conseguenze anche sulla psiche del ragazzino e della sorella, cui anche un'eventuale condanna da parte del tribunale non potrà restituire la serenità perduta.

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