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“C’è un pacco per un detenuto”, ma dentro ci sono 25 cellulari: scatta il sequestro

Venticinque cellulari tra mini (19), smartphone (4) e satellitari (2) scoperti all’interno di un pacco per un detenuto nel carcere di Avellino, rinchiuso in regime di alta sicurezza. La scoperta degli agenti della polizia penitenziaria, i cui sindacati denunciano: “Serve una legge che preveda un reato in queste situazioni”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un pacco per un detenuto dal contenuto molto particolare: dentro, infatti, erano stati nascosti ben venticinque telefonini cellulari, di cui due satellitari. La scoperta è avvenuta nel carcere di Avellino, durante i normali controlli dei pacchi che arrivano per i detenuti. Tra questi, uno era destinato ad una persona che si trova in regime di alta sicurezza, al cui interno gli agenti della penitenziaria hanno trovato 19 micro telefonini, 4 smartphone e due apparecchi satellitari, subito sequestrati.

"L'ingresso o il tentato ingresso di cellulari nella carceri della Campania è un flusso continuo e il fenomeno non viene contrastato in maniera adeguata dall'Amministrazione né dal legislatore", ha spiegato Emilio Fattorello, segretario nazionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe) della Campania, aggiungendo anche che questo tipo di casistica al momento non rientri in "precise ipotesi di reato come invece dovrebbe", ma che invece "restano semplici violazioni amministrative ai regolamenti interni per un semplice possesso di oggetti non consentiti". Sulla stessa lunghezza d'onda Donato Capece, segretario generale del Sappe, che ha aggiunto come riguardo questo tipo di fenomeni sia urgente "adottare tutti quegli interventi che mettano in grado la Polizia penitenziaria di contrastare la rapida innovazione tecnologica e la continua miniaturizzazione degli apparecchi, che risultano sempre meno rilevabili con i normali strumenti di controllo", nonché che vada previsto anche "uno specifico intervento legislativo che punisca severamente coloro che detengono telefoni cellulari in carcere, prevedendolo come reato".

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