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Cellulari, auricolari e risposte sulle maglie al concorso per la polizia penitenziaria

Operazione della Guardia di Finanza di Napoli nell’ambito delle indagini per il concorso per entrare nel corpo della penitenziaria, svoltosi nel 2016: la prova scritta era stata falsata (tanto poi da essere annullata e ripetuta solo un anno dopo) da chi aveva venduto le risposte a diversi candidati. Tre persone finite ai domiciliari, 160 avvisi di chiusura delle indagini notificati in mattinata.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un esame a prova di errore o quasi per alcuni candidati al concorso per entrare nella polizia penitenziaria che si è tenuto nel 2016. Telefonini, auricolari, perfino risposte scritte sulle maglie: per alcuni dei partecipanti, insomma, c'era solo l'imbarazzo della scelta. Stamattina però sono scattate le manette della Guardia di Finanza, che ha eseguito tre misure cautelari ai domiciliari per tre persone, tutte accusate di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata in danno dello Stato e altri gravi reati.

Le indagini hanno fatto venir fuori che una persona, legato da rapporti di lavoro con la società che si era aggiudicata l'appalto per l'elaborazione, la stampa e la fornitura dei questionari da utilizzare per la prova scritta del concorso, tenutasi a Roma dal 20 al 22 aprile 2016, fosse una di quelle coinvolte nella divulgazione del materiale concorsuale riservato. Materiale venduto ad un numero consistente di candidati, e le cui indagini aveva portato già il 17 ottobre 2018 ad altre misure cautelari nei confronti di altre persone coinvolte.

Già durante il concorso, alcuni partecipanti erano stati sorpresi con cellulari, auricolari, perfino braccialetti che riproducevano le sequenze di risposte esatte ai questionari, così come t-shirt sulle quali erano state impresse le risposte esatte sotto forma di simboli matematici. Nel corso dell'operazione di oggi, sequestrati preventivamente anche un autoveicolo Hummer e di uno scooter di grossa cilindrata che si ritiene siano stati acquistati con il denaro proveniente dalla vendita di questo materiale concorsuale riservato. Complessivamente, oltre alle tre misure cautelari, sono stati notificati 160 avvisi di conclusione delle indagini nei confronti di altrettanti concorrenti, nonché di intermediari e di altri soggetti che dalle indagini sarebbe coinvolti nella divulgazione del già citato materiale con i principali indagati. La prova scritta di cui si parla, fa sapere la Guardia di Finanza, fu poi annullata e ripetuta successivamente solo a luglio 2017.

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