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Cenone di Capodanno, vongole contaminate: massima allerta in Campania

La Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, nella provincia di Napoli, ha sequestrato quasi due tonnellate di prodotti ittici non tracciati: si tratta in particolare di vongole pescate nella foce del Sarno, ritenute molto pericolose per la salute vista l’alta concentrazione di metalli pesanti.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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Sarebbero finite sulle tavole dei cittadini di Napoli e provincia per il cenone di Capodanno, questa sera: quasi due tonnellate di prodotti ittici privi di tracciabilità, tra cui le vongole della foce del Sarno, considerate molto pericolose per la salute dei consumatori per l'alta concentrazione di metalli pesanti contenuti al loro interno, sono state sequestrate dagli uomini della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, guidati dal comandante Ivan Savarese.

Sequestrate quasi due tonnellate di pesce

I militari hanno controllato numerosi esercizi commerciali della provincia di Napoli: a Boscoreale, un venditore ambulante, completamente abusivo, che conservava prodotti ittici, senza tracciabilità, tra cui le vongole contaminate del Sarno; a Torre Annunziata, invece, in una grande piattaforma di distribuzione, è stata sequestrata circa mezza tonnellata di prodotti ittici illegali, mentre al titolare è stata comminata una multa di 1500 euro; a Ottaviano, infine, sono state controllate due pescherie, dove sono stati sequestrati in totale 350 chili di pesce privi di tracciabilità.

Vongole piene di metalli pesanti

L'allarme sulle vongole contaminate pescate alla foce del Sarno è scattato qualche mese fa, proprio a seguito di un sequestro operato dalla Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia. Le vongole vennero poi analizzate dall'Asl Napoli 3 Sud, dall'Arpac e dall'Istituto Zooprofilattico di Napoli, che rinvennero una quantità molto alta di metalli pesanti quali cadmio, zinco, piombo. I dati sulle vongole della foce del Sarno furono poi inviati al Ministero della Salute, che ha poi diramato un'allerta anche alle altre istituzioni sanitarie europee.

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