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Centri di accoglienza per minori stranieri, il caso arriva in parlamento

Dopo il reportage di Fanpage.it sui centri per minori stranieri non accompagnati a Casoria, arrivano le interrogazioni parlamentari di Sel e del Movimento 5 Stelle.
A cura di Antonio Musella
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Arriva in parlamento la vicenda delle strutture di accoglienza per minori non accompagnati di Casoria, alle porte di Napoli. Fanpage.it sollevò la questione poche settimane fa con un reportage in cui gli ex operatori dell'Arci Napoli, associazione che gestisce le 6 strutture, raccontavano le condizioni di vita dei ragazzini migranti ospitati. Secondo le testimonianze raccolte i migranti venivano accolti in strutture con pessime condizioni igieniche, denunciando l'assenza di alcune figure importanti come il medico di base ed i mediatori culturali, aggiungendo di essere stati costretti a provvedere a proprie spese poi rimborsate anche all'acquisto di cibo e vestiario. Sono due le interrogazioni parlamentari presentate sul caso: la prima presentata da Sel a firma del capogruppo alla Camera dei Deputati Arturo Scotto, la seconda presentata dal Movimento 5 Stelle e firmata dalla deputata Vega Colonnese. Entrambi i gruppi parlamentari si rivolgono al Ministro dell'Interno Angelino Alfano, competente per la gestione delle strutture nonchè titolare dell'erogazione dei fondi, per fare luce sulla vicenda. Il fondo in questione è di 7.5 milioni di euro gestito dal Ministero dell'Interno che è andato a finanziare 10 progetti per la realizzazione di centri di prima accoglienza per i ragazzi sotto i 18 anni provenienti dall'Africa che arrivano sulle coste italiane in fuga dalla guerra. Tra questi anche quello assegnato all'Arci Napoli di circa 740 mila euro. Le interrogazioni di Sel e del Movimento 5 Stelle chiedono inoltre di fare luce sulle condizioni in cui versano tutti i centri per minori stranieri su tutto il territorio nazionale. Per parte sua l'Arci Napoli aveva già affidato ad un lungo comunicato la replica al servizio di Fanpage.it sostenendo che non vi fossero problemi di gestione e che tutto il progetto si starebbe svolgendo nel pieno rispetto delle regole e degli standard richiesti dal Ministero dell'Interno.

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