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Lucravano sui centri migranti: arresti a Benevento, ci sono carabinieri e funzionari

Le forze dell’ordine hanno scoperto una vasta truffa ai danni dello Stato messa a segno, a Benevento e nella sua provincia, lucrando sui centri d’accoglienza per migranti. L’operazione, coordinata dalla Procura locale, ha portato all’arresto di 5 persone, tra cui un funzionario pubblico, un impiegato del Ministero della Giustizia e un rappresentante delle forze dell’ordine. Altre 36 persone risultano, invece, indagate.
A cura di Valerio Papadia
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Lucravano sulla pelle dei migranti: una vasta truffa ai danni dello Stato è stata scoperta a Benevento e nella sua provincia. L'operazione, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha portato all'arresto di 5 persone: ad eseguire le ordinanze di custodia cautelare firmate dal gip di Benevento sono stati gli uomini della Digos, i carabinieri del Nucleo Investigativo e quelli del Nas. Tra le 5 persone arrestate figurano anche un funzionario pubblico, un impiegato del Ministero della Giustizia e un rappresentante delle forze dell'ordine: altre 36 persone risultano invece indagate. Tra gli arrestati, ai domiciliari, c'è il cosiddetto "re dei migranti", con tredici centri sparsi per il Sannio e circa 800 richiedenti asilo ospitati.

La lunga indagine – che ha avuto origine da un esposto – è partita addirittura nel novembre del 2015, quasi tre anni fa, e ha permesso agli inquirenti di scoprire una serie di illeciti perpetrati nella gestione dei centri di accoglienza per migranti a Benevento e nella provincia. Le indagini hanno permesso di svelare una associazione a delinquere che lucrava sulle assegnazioni pilotate dei migranti, sul sovraffollamento dei centri di accoglienza e sulla falsa attestazione delle presenze degli ospiti di tali centri, con la connivenza di alcuni dipendenti pubblici. Non solo centri d'accoglienza stipati di ospiti per ottenere più soldi, ma anche denaro percepito per migranti che figuravano ospiti dei centri anche se erano andati via da molto tempo ormai.

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