Centrodestra in sprofondo rosso: Forza Italia a Napoli non esiste più
Tanto tuonò che piovve. E in una giornata di voto caratterizzata dal sole la nuvoletta di Fantozzi si è piazzata solo ed esclusivamente in testa a Forza Italia il fu partito oggi di-partito. Aveva il 14,18% a Napoli alle Regionali 2015, oggi Fi è sotto al 10 (9.53%) e non servono le Francesca Pascale in occhiali dorati e i Silvio Berlusconi in occhiali scuri: non eccitano più le platee e anzi, abbiamo avuto sensazione che parte dell'elettorato naturalmente di centrodestra avrebbe preferito che il Cav. a questo giro non si presentasse nemmeno, a Napoli. Luigi Cesaro e il rampollo regionale Armando non hanno appeal su Napoli città come sull'hinterland, non riescono a calamitare consensi soprattutto se non sono direttamente impegnati nella sfida elettorale. Mara Carfagna ha fatto la sua partita, ma che sforzo enorme per la capolista, dover trascinare un partito che sostanzialmente non c'è più?
Gianni Lettieri a questo giro aveva una serie di vantaggi: lo svecchiamento dei candidati, l'assenza di un peso cupo e ingombrante che rispondeva al nome di Nicola Cosentino. Avrebbe potuto, anzi avrebbe dovuto pigiare almeno un anno prima sull'acceleratore dello scontento. Già, perché De Magistris fino a un anno e mezzo fa era così in calo nei sondaggi da essere imbarazzante anche per chi l'aveva votato. E invece, complice il disastro Pd alle primarie, complice il progressivo e inesorabile smantellamento strutturale di Forza Italia sul territorio partenopeo l'ex pm ha ripreso quota in maniera straordinaria. E di questo deve rendere grazie anche all'opposizione, incapace nel corso di questi anni di costruire una narrazione alternativa e favorire un cambiamento che nei numeri dei sondaggi era dato per certo fino a quando il sindaco ha calato l'asso dell'anti renzismo, risultato vincente.