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Chi era Luca Di Donato, il medico promessa dell’ortopedia morto nel tragico incidente in Germania

Luca Di Donato, uno dei due medici che ha perso la vita nel tragico incidente automobilistico in Germania, era considerato dai professori e dai colleghi di Ortopedia e Traumatologia della Federico II come una promessa della medicina. Era impegnato attivamente nella progettazione e nell’implementazione di un nuovo device personalizzato per il trattamento delle infezioni protesiche. Avrebbe dovuto raggiungere Monaco di Baviera per partecipare a un convegno specialistico.
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"Perdiamo una promessa dell'ortopedia". Sono queste le parole che ritornano con maggiore frequenza su Luca Di Donato, uno dei due medici che ha perso la vita nel tragico incidente a Krün, in Germania, poco dopo il confine con l'Austria. Il medico, 30 anni, era prossimo alla specializzazione in Ortopedia e Traumatologia alla Federico II di Napoli ed era considerato un punto di riferimento dai professori e dai colleghi specializzandi, che lo ricordano come un ragazzo di buon cuore dedicato esclusivamente alla sua professione e alla famiglia.

Luca Di Donato, originario di Lugo (RA) residente a Sant'Antimo, era impegnato attivamente nella progettazione e nell'implementazione di un nuovo device personalizzato per il trattamento delle infezioni protesiche, in particolare quelle del ginocchio. Un progetto al quale aveva dedicato notte e giorno negli ultimi tempi. Era per questo motivo che Luca si trovava sulla B2, la statale che passa per Krün e porta a Monaco di Baviera, per amore della sua professione. Avrebbe dovuto raggiungere la città bavarese per partecipare a un convegno di ortopedia organizzato apposta per lui e i suoi colleghi da un luminare tedesco di fama mondiale.

L'incidente in Germania

Nell'incidente, che ha visto coinvolte tre autovetture, ha perso la vita anche il medico chirurgo Alessandro Petteruti, 38 anni, figlio dell'ex sindaco di Caserta Nicodemo Petteruti. È rimasto ferito – attualmente ricoverato in una clinica tedesca e non in pericolo di vita – Arcangelo Russo, che era alla guida dell'automobile. Le indagini sono ancora in corso ma le dinamiche dell'incidente sono trapelate sin dalle prime ore successive ai fatti, avvenuti nella mattina di mercoledì 19 dicembre 2018. Sin dai primi rilievi, la condotta alla guida dei tre medici napoletani è apparsa subito inappuntabile. L'incidente sarebbe stato causato da una manovra di sorpasso azzardata da una delle altre due vetture rimaste coinvolte, di cui alla guida c'erano rispettivamente un 75enne e un 27enne, entrambi della zona.

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