Chiazze marroni nel mare di Salerno: l’effetto cristallino dopo il lockdown è già finito
Macchie marroni lungo la fascia costiera di Salerno: un lungomare tutt'altro che cristallino quello immortalato nel pomeriggio di oggi, domenica 31 maggio. Chiazze enormi, grandi anche fino a venti metri, in un tratto di mare che va da Salerno centro a Pastena: a macchia di leopardo, lungo una costa estesa per quasi sette chilometri, lo "spettacolo" negativo è iniziato poco dopo la pioggia che, per poco meno di un quarto d'ora, è caduta nel primo pomeriggio. L'enorme flusso d'acqua riversatosi sulla Campania è stata più benevola su Salerno, ma ha con ogni probabilità portato ad un intasamento del sistema fognario, con tutte le conseguenze nefaste del caso.
Le foto, pubblicate dai "Figli delle Chiancarelle", mostrano le macchie nere in diversi punti del mare salernitano: il caso più emblematico è quello della spiaggia di Santa Teresa, al centro di Salerno, dove c'è lo sbocco del torrente Fusandola e per la quale c'è un’inchiesta in corso per la deviazione del torrente proprio dove sono state avvistate le macchie marroni quest'oggi. Ma non sono state risparmiate neppure il Lungomare Trieste di Salerno, cuore anche della movida del capoluogo della Valle dell'Irno, e la zona residenziale di Pastena. Già svanito, dunque, l'effetto delle "acque cristalline" registrate durante i due mesi e mezzo di lockdown un po' ovunque: in quasi tutte le zone che già in passato si erano "distinte" per questi avvistamenti, l'effetto dell'attività umana pare essere tornato quello di prima.