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Chiude l’app UninAlerts, bloccata dalla Federico II: protestano gli studenti

È stata sospesa UninAlert, l’app non ufficiale che veniva usata da migliaia di studenti della Federico II: i server dell’ateneo non erano in grado di gestire l’altissimo numero di connessioni. Lo sviluppatore aveva provato a contattare l’università per regalare l’app, ma senza ottenere risposte. Nelle ultime ore è stato contattato, probabilmente in seguito alle proteste conseguenti allo stop del servizio.
A cura di Nico Falco
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Gli studenti della Federico II dovranno fare a meno, almeno per qualche tempo, di UninAlerts, l'applicazione (non ufficiale) che permetteva di consultare comodamente attraverso lo smartphone news, appelli, link. Uno stop determinato dallo stesso sviluppatore, che ha deciso di chiudere tutto quando l'Università ha bloccato gli accessi diretti, rendendo quindi inutilizzabile un'app che forniva un servizio di cui la Federico II attualmente non dispone: difficile a credersi, ma l'Università napoletana non ha una app ufficiale dedicata agli studenti.

Ma cosa è (o era) UninAlerts? Sviluppata da un ex studente, funzionava in sostanza solo come una interfaccia, permettendo di consultare quelle pagine web della Federico II senza andare direttamente sul sito e inviando notifiche agli utenti; i server di UninAlerts non raccoglievano altri dati, soltanto quelli necessari per far funzionare le notifiche, quindi username e lista dei professori, e le password venivano salvate esclusivamente in remoto, sui cellulari. L'app UninAlerts era stata lanciata nel 2017, fino a fine 2020 contava poche migliaia di utenti. Inizialmente sprovvista di pubblicità, successivamente era stato aggiunto un banner che si poteva rimuovere con un prezzo minimo. Il boom dei contatti c'è stato a marzo, col lockdown, quando l'Università è stata chiusa per l'emergenza coronavirus e quindi consultare il sito è diventato fondamentale: in pochi giorni il contatore degli utenti è schizzato fino a 28mila utilizzatori.

E, di conseguenza, è arrivata la fine: l'Università ha bloccato gli accessi al sito provenienti dall'app, a quanto pare perché il numero eccessivo di contatti contemporanei sovraccaricava i server. Una presa di posizione che lo sviluppatore non ha voluto contrastare, sebbene non sarebbe stato troppo difficile aggirare quel limite. Per diverse settimane ha provato a contattare l'università, con l'intenzione di regalare l'applicazione in modo che venisse ufficializzata e il servizio manutento, ma senza risposta.

Una svolta, però, potrebbe arrivare. A quanto apprende Fanpage.it, lo sviluppatore è stato contattato nelle ultime ore dalla Federico II proprio per intavolare un discorso sul futuro dell'app, probabilmente in seguito alle proteste degli studenti che si sono ritrovati senza il servizio. Un segnale di apertura quindi c'è, ma per il momento gli studenti dovranno tornare a consultare il sito. Quando il server regge.

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