Chiuse una grafferia ed un ristorante etcnico: locali sporchi e senza autorizzazioni
Locali sporchi e senza autorizzazioni: chiusa una grafferia ed un ristorante etnico nel Napoletano da parte dei carabinieri del Nas, che nel corso delle operazioni hanno anche sequestrato cinquantacinque chili di conserve alimentari, e chiuso alcuni depositi di alimenti perché, a loro volta, privi di autorizzazioni e con gravi carenze igienico-sanitaria. Operazioni che si sono estese tra Napoli stessa e l'immediato hinterland, tra Caivano, Pomigliano d'Arco e Licola.
A Caivano, i militari del Nas hanno sequestrato ben 55 chilogrammi di conserve alimentari contenute in 56 barattoli di vetro: tutti, infatti, erano sprovvisti di documentazione che servisse a certificarne la provenienza. Durante i controlli, nati per una verifica igienico-sanitaria all'interno del locale di vendita al dettaglio di generi alimenti, i carabinieri hanno diffidato il titolare. Poco distante, a Licola Patria, i carabinieri del Nas hanno invece ispezionato assieme a personale dell'Azienda Sanitaria Locale 2 Nord dell'Unità Operativa Centrale del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (UOC Sian) un ristorante, scoprendo che il deposito di alimenti annesso ad un laboratorio cucina ed attrezzato con celle frigorifero, avesse gravi carenze igienico-sanitarie: il deposito, che era stato già oggetto di una precedente ispezione, è stato così chiuso.
A Pomigliano d'Arco, invece, le ispezioni hanno riguardato una grafferia: questa è risulta essere priva di autorizzazioni e di requisiti igienico-sanitari e strutturali. Assente anche un servizio igienico per i clienti, mentre nello stesso luogo è stato scoperto un locale seminterrato, anch'esso privo di autorizzazione, che veniva utilizzato per tenere gli alimenti. Per il locale è scattata così la chiusura totale. Infine, nel cuore del centro storico partenopeo, in via Cesare Rosaroll, è stata chiusa un'attività di ristorazione etnica: anche qui i carabinieri hanno riscontrato gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali, oltre che perché risultata essere priva di qualunque autorizzazione amministrativa e sanitaria.