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Whirlpool chiude a Napoli, la rabbia degli operai

Chiusura Whirlpool Napoli, gli operai in piazza: ‘Non garantiremo più l’ordine pubblico’

Tornano in piazza gli operai della Whirlpool di Napoli, che chiedono al governo misure per tenere aperto lo stabilimento di Napoli. “Vogliamo lavoro, non riconversioni truffa”, hanno spiegato gli operai, che poi aggiungono: “Da metà giugno, non garantiremo più l’ordine pubblico”. La chiusura dello stabilimento è prevista per il 31 ottobre.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Tornano in piazza gli operai della Whirlpool di Napoli: e stavolta, alzano il tiro. Si avvicina la data del tavolo di lavoro che dovrà discutere della loro sorte, in vista della chiusura dello stabilimento di via Argine prevista per il 31 ottobre. "Non garantiremo più l'ordine pubblico", hanno spiegato durante la manifestazione per le strade di Napoli, l'ultima solo in ordine temporale degli oltre trecento operai che rischiano di ritrovarsi in strada a partire dal prossimo novembre.

"Il governo sta dimostrando tutta la sua inesperienza", commentano gli operai durante la manifestazione, "ma chi ha disatteso gli accordi è la Whirlpool, che sta facendo i suoi porci comodi. Certo, anche il Governo sta lavorando con poche armi e pure spuntate, non è capace di fare una legge ad hoc per fermare questa emorragia di multinazionali, ma l'errore sta a monte e parte da un'azienda, la Whirlpool, che viene, prende i soldi, fa i porci comodi suoi e poi se ne scappa". Una richiesta, quella di un governo "forte", che arriva anche da altri lavoratori, che ribadiscono come "ci vuole un governo che metta in campo tutte le armi a disposizione per tenere il sito di Napoli aperto". Perché ora gli operai, di attendere ancora, non hanno più voglia. "Da metà giugno, quando ci sarà il tavolo di lavoro, noi non garantiremo più l'ordine pubblico", hanno spiegato i manifestanti, che chiedono "lavoro, e non riconversioni truffa come accaduto altrove. Non si possono lasciare 300 persone in strada". Un anno fa, il 31 maggio 2019, era iniziata la lotta degli operai che, il 31 maggio di quest'anno, hanno anche "festeggiato" il triste anniversario con una manifestazione ad hoc e candele simboliche.

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