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“Ci sono persone armate in auto”: la polizia arresta specialisti in furti di lusso

Persone armate a bordo di un’automobile sono state segnalate ieri, alla polizia, a piazza Garibaldi: gli agenti, giunti sul posto, hanno fermato la vettura, rinvenendo orologi (tra cui Rolex e Cartier) e altri gioielli di lusso rubati, nonché oggetti atti allo scasso. Una donna è finita in manette, mentre altre due persone sono state denunciate in stato di libertà.
A cura di Valerio Papadia
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Uno dei Rolex sequestrati
Uno dei Rolex sequestrati

Sono stati i cittadini, nel primo pomeriggio di ieri, a segnalare la presenza di un'auto sospetta, con persone presumibilmente armate, nelle vicinanze di piazza Garibaldi, nel cuore di Napoli. Gli agenti dell'Ufficio Prevenzione Generale della Polizia di Stato, insieme ai colleghi della Squadra Mobile partenopea, si sono così recati sul posto a controllare la veridicità della segnalazione: rintracciata l'automobile, i poliziotti hanno imposto l'alt. Il veicolo si è fermato, ma dopo lo stop due degli occupanti della vettura si sono dati alla fuga, mentre una terza persona, una sedicente cittadina belga di 18 anni, è rimasta nell'abitacolo.

Gli attrezzi da scasso rinvenuti nell'auto
Gli attrezzi da scasso rinvenuti nell'auto

Gli agenti si sono subito lanciati all'inseguimento dei due fuggitivi, rintracciandolo e fermandoli poco dopo: si tratta di un ragazzo milanese di 28 anni e di una ragazza di origine serba di 21 anni. I poliziotti hanno poi proceduto all'ispezione della vettura rinvenendo, sotto i tappetini e nel bagagliaio, oggetti idonei allo scasso e numerosi orologi di lusso (tra cui Rolex e Cartier) e altri preziosi, presumibilmente di provenienza illecita. Tutto il materiale è stato sequestrato, mentre l'automobile è risultata intestata alla classica "testa di cuoio", che aveva nella sua disponibilità ben 152 veicoli. Il 28enne e la 18enne, portati in Questura, sono stati denunciati a piede libero per ricettazione, mentre la ragazza serba di 21 anni è stata rinchiusa nel carcere femminile di Pozzuoli, in quanto su di lei perdevano un ordine di carcerazione emesso dal Giudice di Sorveglianza di Caserta e da un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli.

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