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Cibo scadente e niente Sky in tv, protestano i detenuti del carcere di Poggioreale

Il sindacato di Polizia Penitenziaria Sappe denuncia momenti di tensione altissima all’interno della casa circondariale napoletana di Poggioreale. I detenuti sarebbero insorti a causa del vitto scadente e della mancata trasmissione dei canali televisivi di Sky che la Curia di Napoli offre ai detenuti.
A cura di Redazione Napoli
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La protesta, sostengono gli agenti di Polizia Penitenziaria del sindacato Sappe, è "pretestuosa". Sono proprio i secondini del carcere napoletano di Poggioreale a denunciare l'avvio di una protesta da parte dei detenuti sostanziata in rifiuto di uscire durante l'ora d'aria e blocco della circolazione interna alla struttura coi carrelli del vitto.

Riferisce Emilio Fattorello, segretario nazionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria che la protesta sarebbe iniziata per due motivi: il primo è la scarsa qualità del vitto, in particolare della carne. E il secondo è (sarebbe) la mancata trasmissione dei canali di Sky che la Curia di Napoli offre ai detenuti in forza alla casa circondariale ubicata nella zona centro orientale di Napoli. La mobilitazione ha coinvolto  una quarantina di persone  del circuito Media Sicurezza nel penitenziario.  "Si sono vissuti momenti di tensione per alcune ore tanto che i poliziotti erano pronti ad intervenire in tenuta antisommossa" dichiara il sindacalista.

Protesta anche il sindacato delle guardie carcerarie, sostenendo che l'Amministrazione Penitenziaria si  è limitata soltanto a trasferire da Poggioreale a Secondigliano i protagonisti della protesta anziché trasferirli fuori regione come indicato da una circolare del Dap, Dipartimento Amministrazione Penitenziaria.

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