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Ciro a Mergellina, niente tavolini all’esterno: licenziamento per 20 dipendenti

La decisione del Comune di Napoli di ridimensionare lo spazio del famoso bar di Mergellina, proibendo tavolini e ombrelloni all’esterno, ha costretto il proprietario ad avviare le pratiche di licenziamento per 20 dipendenti. Dal Comune però rispondono: “La colpa è solo della proprietà”.
A cura di Valerio Papadia
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La vicenda dello chalet Ciro a Mergellina, famoso e storico locale sul Lungomare di Napoli, sta prendendo una brutta piega per 20 dipendenti del bar. Il proprietario si è infatti visto costretto ad avviare le pratiche di licenziamento per 20 persone che lavorano all'interno del locale. Il provvedimento è arrivato dopo la decisione del Comune di Napoli di ridimensionare gli spazi riservati al locale, proibendo il posizionamento al suo esterno di tavolini, sedie e ombrelloni, che contraddistinguono da sempre il bar durante la stagione estiva.

"Non abbiamo ricevuto alcuna notizia da parte del Comune. In attesa del ricorso al Tar mi vedo costretto a prendere un provvedimento che mi spezza il cuore. Chiediamo di essere ascoltati, è una situazione insostenibile" ha commentato all'Ansa Antonio De Martino, il proprietario dello chalet Ciro a Mergellina.

La risposta del Comune: "La colpa è solo del proprietario"

In una nota diffusa dalla giunta comunale, l'assessore Enrico Panini commenta così la vicenda: "Di ogni licenziamento è unico responsabile il proprietario di Ciro a Mergellina". L'assessore, poi, prosegue: "La notizia del licenziamento di 20 camerieri mi addolora in modo particolare. Ancora non è stato presentato alcun ricorso al Tar sull'occupazione suolo, né un anno fa né ora, da parte della storica e rinomata proprietà".

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