Città della Scienza, stipendi arretrati: i lavoratori bloccano l’apertura di Futuro Remoto
Momenti di tensione a Città della Scienza, polo culturale e formativo che sorge a Bagnoli, quartiere della periferia occidentale di Napoli. I lavoratori hanno messo in piedi una contestazione, lamentando ritardo nel pagamento degli stipendi: c'è chi addirittura dovrebbe ricevere il salario in riferimento all'anno 2011. La manifestazione ha coinvolto l'inaugurazione dell'edizione 2019 di Futuro Remoto, manifestazione sulla scienza e l'innovazione, a forte carattere formativo, che si svolge ogni anno all'interno del polo di Bagnoli (ogni edizione ha un tema diverso): il taglio del nastro è così slittato. I lavoratori di Città della Scienza hanno approfittato dell'occasione per avvicinare Antonio Marchiello, assessore alle Attività Produttive della Regione Campania, intervenuto proprio per il taglio del nastro, e gli hanno esposto il proprio punto di vista sulla questione: "Molti di noi hanno alcuni stipendi arretrati dal 2011, le pare possibile?" hanno gridato a gran voce gli operai.
La sera del 4 marzo 2013, nel giorno di chiusura di Città della Scienza, il polo scientifico viene interessato da un vasto incendio doloso che distrugge 4 dei 6 capannoni dell'intero complesso, pari praticamente a tutto lo Science Center. Un flash-mob, una campagna di crowdfunding e l'intervento di istituzioni e intellettuali permettono a Città della Scienza di riaprire già qualche settimana più tardi, proprio in occasione di Futuro Remoto 2013, in capannoni temporanei. Per il rogo doloso che ha praticamente distrutto il polo di Bagnoli l'unico indagato è il custode Paolo Cammarota: condannato a sei anni di reclusione in primo grado nel 2016, l'uomo verrà poi assolto in Appello nel 2018.