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Città Metropolitana di Napoli, il risultato dell’elezione: De Magistris senza maggioranza

La lista di DeMa ottiene nove seggi, più quello del sindaco metropolitano. Per governare ne servono tredici. Entra in consiglio per la prima volta il Movimento Cinque Stelle.
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Luigi De Magistris (@Vincenzo Livieri/LaPresse)
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Il sindaco metropolitano Luigi De Magistris avrà bisogno delle opposizioni per poter governare. E’ quanto emerge dai risultati dello spoglio, terminato poco fa. I ventiquattro consiglieri sono così ripartiti: 9 la lista del primo cittadino, 7 il Pd, 5 Forza Italia, uno a testa al Movimento Cinque Stelle, a Noi Sud e a Napoli Popolare. La lista che fa capo al Sindaco, che ha accorpato tutti i partiti e movimenti che lo hanno portato alla vittoria la scorsa primavera, è riuscita a conquistare nove seggi, a cui si aggiunge lo stesso De Magistris: poiché la maggioranza assoluta si raggiunge con tredici voti, l’ex magistrato dovrà stringere accordi con altre forze che siederanno nel parlamentino di piazza Matteotti.

Ecco i nomi degli eletti: David Lebro, Salvatore Pace, Francesco Iovino, Paolo Tozzi, Elena Coccia, Carmine Sgambati, Elpidio Capasso, Marco Ponticiello, Domenico Marrazzo. Il puteolano Paolo Tozzi entra in rappresentanza dei Verdi, che dopo anni tornano a sedere a piazza Matteotti dopo aver espresso per quindici anni il presidente, con Amato Lamberti prima e con Dino Di Palma poi. Ponticiello, invece, rappresentante di Orgoglio Campano, il movimento politico che fa capo ad Alessandro Baiano, potente imprenditore e compagno della consigliere comunale partenopea Anna Ulleto. La Ulleto è stata eletta nel Pd nel consiglio comunale, ma il suo voto è stato determinante per eleggere Ponticiello, che fino a pochi mesi fa militava in Forza Italia a Melito per poi farsi candidare da De Magistris. Alchimie della politica napoletana.

Il Partito Democratico ha conquistato sette posti: Nicola (legato a Lello Topo), Giuseppe Jossa (espressione di Massimiliano Manfredi e Nicola Marrazzo), Michele Maddaloni, Giuseppe Cirillo (entrambi vicinissimi a Mario Casillo), Giuseppe Tito (con sponsor Tonino Amato), Alessia Quaglietta (sostenuta da Emilio Di Marzio e Ciro Fiola), Agostino Pentoriero (candidato del duo Gianluca Daniele – Enzo Cuomo): ciascuno di loro rappresenta una delle correnti provinciali che da anni, ormai, dilaniano il partito. Resta fuori Nicola D’Alterio, candidato dell’area che fa capo ad Antonio Marciano. Interessante il dato di Alessia Quaglietta, che viene eletta soprattutto grazie a due voti: il suo e quello del compagno di banco consiliare napoletano Federico Arienzo. I voti, infatti, sono “pesati” a seconda degli abitanti della città e due consiglieri comunali bastano ed avanzano per esprimere un consigliere metropolitano. Clamoroso il fatto che il Partito Democratico, che a Napoli conta solo quattro consiglieri, abbia ottenuto ben cinque voti. Uno di questi è andato a Salvatore Romano, consigliere che a Pomigliano d’Arco appoggia il sindaco di centrodestra Lello Russo: è probabile che la preferenza per lui arrivi da ambienti lontano dal Pd.

Entra nel consiglio della ex provincia per la prima volta il Movimento Cinque Stelle, che elegge il primo consigliere comunale mai eletto nel Napoletano, Danilo Roberto Cascone. Il risultato del M5S è particolarmente interessante: a fronte dei 29 consiglieri che fanno capo al movimento nei 92 Comuni della provincia, i voti sono stati 38, segno che anche altri nove amministratori hanno votato la lista grillina. Un rappresentante lo ha eletto anche Napoli Popolare: si tratta del sindaco di Acerra Raffaele Lettieri. Dentro anche il sindaco di Palma Campania Vincenzo Carbone, in quota Noi Sud.

Forza Italia porta in consiglio cinque eletti: Felice Di Maiolo, Antonio Caiazzo, Francesco Cascone, Katia Iorio, Rosario Ragosta. Quest’ultimo, solo pochi giorni fa, è stato messo fuori dalla maggioranza di centrosinistra a Giugliano proprio per la sua candidatura nella lista di centrodestra. Nella città governata da Antonio Poziello la maggior parte dei consiglieri ha votato la lista di De Magistris.

Per il resto, la solita confusione che regna ad ogni elezione che si tenga a Napoli. Lo spoglio è terminato poco dopo le 11.30, tuttavia i risultati non sono stati chiari se non due ore dopo. Hanno votato 1.450 amministratori locali su 1537 aventi diritto, pari ad oltre il 94 percento.

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