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Clamoroso furto agli Scavi di Pompei, trafugata una borchia di epoca greca

Il furto sarebbe avvenuto ieri sera, durante l’orario di apertura della mostra “Pompei e i Greci”, allestita nella Palestra Grande, nei pressi dell’Anfiteatro degli Scavi. I carabinieri hanno sequestrato l’intera area espositiva e ora indagano per rintracciare i responsabili.
A cura di Valerio Papadia
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Un furto che ha dell'incredibile quello avvenuto ieri sera agli Scavi Archeologici di Pompei. Intorno alle 20, mentre nella Palestra Grande, di fronte all'Anfiteatro, si teneva la mostra "Pompei e i Greci", ignori hanno trafugato una borchia in bronzo, usata dagli antichi come ornamento per porte. Il reperto, del valore stimato di 300 euro, era protetto soltanto da un vetro in plexiglass, anche se la mostra, in orario di apertura, era affollata ancora da numerose persone. Immediato l'intervento dei carabinieri della locale stazione, che hanno sequestrato l'intera area espositiva per consentire lo svolgimento delle indagini. I militari dell'Arma stanno esaminando le immagini delle telecamere di sorveglianza per cercare di individuare i responsabili.

La mostra "Pompei e i Greci", organizzata dalla Soprintendenza di Pompei e dall'Università della Campania Luigi Vanvitelli, espone oltre 600 reperti provenienti da Stabia, Ercolano, Cuma, Capua, Sorrento e altre città, e tutti risalenti all'epoca greca.

Il direttore degli Scavi: "Gesto che ferisce l'Italia"

Massimo Osanna, direttore generale degli Scavi di Pompei, si è espresso sulla vicenda. "Oltre al gesto che ferisce il sito di Pompei e il patrimonio culturale italiano, pur trattandosi di un pezzo di valore non inestimabile, mi colpisce anche da un punto di vista personale trattandosi di un'area nella quale avevo condotto direttamente lo scavo".

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