Clementino inneggia alla marijuana, il Comune di Nocera sospende il cachet
Il concerto di Capodanno di Clementino a Nocera Inferiore, nella provincia di Salerno, è finito in Procura: i magistrati hanno aperto un fascicolo – per ora non ci sono indagati – con l'ipotesi di reato di istigazione all'uso di stupefacenti. Si indaga sui comportamenti del rapper partenopeo sul palco di piazza Diaz: con frasi e gesti, Clementino avrebbe inneggiato alla marijuana e avrebbe aperto e chiuso l'esibizione con la frase: "Guagliù, vi benedico in nome della canna".
In attesa che la situazione si chiarisca, l'amministrazione comunale di Nocera Inferiore ha deciso di sospendere il cachet del cantante. Come spiega in un lungo post su Facebook il sindaco Manlio Torquato: "Da istituzione pubblica mi inchino alla legge. Anche quando è contraddittoria o smentita dal senso comune. E perciò se errore c'e' stato, che la legge faccia il suo corso.Noi perciò, per intanto, sospendiamo il pagamento in attesa che la Polizia verifichi se c'è reato".
Clementino non ha mai fatto mistero di essere a favore della liberalizzazione della marijuana. Il rapper partenopeo, però, non è nuovo anche a messaggi importanti lanciati dal palco, come quelli contro criminalità e droghe pesanti, come ricorda anche il primo cittadino di Nocera Inferiore nel suo intervento sui social: "Di Clementino – diciamolo – conosciamo la musica ‘che spacca', ma anche i messaggi contro la camorra, contro la droga (quella pesante), contro lo spaccio e le oscene paranze criminali delle periferie partenopee. Anche quelli detti dal palco. Eccome" ha scritto Manlio Torquato.