Cocaina, crack e perfino cobret nelle piazze di spaccio del Parco Verde di Caivano
Cocaina, crack e perfino cobret sequestrati dai carabinieri in un'operazione al Parco Verde di Caivano, dove hanno smantellato un'ennesima piazza di spaccio. In manette due persone, entrambe già note alle forze dell'ordine: si tratta di A.F., di 41 anni, e P.N., di 18 anni, ambedue residenti ed originari del posto. Il blitz è scattato dopo che i militari dell'arma della tenenza di Caivano avevano notato strani movimenti attorno all'isolato A3 del Parco Verde caivanese.
I carabinieri hanno quindi scoperto che attraverso una feritoia ricavata dal telaio del portone di un palazzo, venivano "scambiati" alcuni involucri di plastica e che veniva passato contestualmente anche del denaro. I due arrestati erano davanti all'ingresso dello stabile, facendo da vedette per evitare che chi si trovasse dietro il portone venisse arrestato in un'operazione. I militari dell'arma, intervenuti, hanno quindi bloccato i due, mentre i tre pusher dietro al portone sono riusciti a dileguarsi, abbandonando però la droga che stavano vendendo. Sul tavolino che si trovava dietro al portone, sono stati trovati 45 involucri di cobret pari a 38 grammi, 7 dosi di crack pari a 2,6 grammi, ed infine 46 dosi di cocaina pari a 11,65 grammi, oltre a 40 euro in contanti. Fermato anche uno dei clienti, che aveva comprato una dose di crack ed una di cobret. Le due vedette sono state quindi arrestate e, dopo le formalità di rito, portati nel carcere napoletano di Poggioreale e devono ora rispondere di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio.
Cos'è il cobret, la droga più diffusa di Scampia
Il cobret è un particolare tipo di droga: deriva infatti dagli scarti dell'eroina e della lavorazione dell'oppio. Il cobret viene tagliata con sostanze tossica ed ha come tipico colore quello marrone chiaro. Ma la sua particolarità è quella di essere particolarmente diffusa nella zona di Scampia, nella parte nord di Napoli, dove è venduta, spiega la Polizia di Stato, in quantità maggiori della cocaina stessa visto il suo basso costo di appena tredici euro a grammo. Il suo nome pari che derivi (non trattandosi di un prodotto in natura classificato da biologi o chimici) dal "cobra" vero e proprio, in quanto una volta riscaldata questo tipo di droga rilascia una spirale di fumo a "serpentello". Tra i suoi effetti stupefacenti più noti, il senso di eccitazione ed onnipotenza, che durano però poco. Tra i danni che si possono riportare assumendola, invece, ci sono quelli al sistema nervoso assieme a deliri ed isteria.