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Coi soldi di Sallusti la famiglia di Carlo Giuliani costruirà un ambulatorio a Ponticelli

Il risarcimento di 35mila euro versato dal direttore de Il Giornale Sandro Sallusti finanzierà la costruzione di un poliambulatorio nel quartiere di Ponticelli di Napoli. La struttura accoglierà persone disagiate. Lo ha reso noto la famiglia di Carlo Giuliani.
A cura di An. Mar.
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La cifra dei 35mila euro versata come risarcimento per la remissione della querela al direttore del "Giornale", accusato di aver diffamato la memoria di Carlo Giuliani, ucciso da un carabiniere durante il G8 di Genova nel 2001, verrà utilizzata per la costruzione di un poliambulatorio a Napoli, nel quartiere di Ponticelli. Lo ha reso noto la famiglia di Carlo Giuliani dopo la decisione del giudice monocratico del tribunale di Genova Massimo Todella di “non procedere” nei confronti del giornalista dietro il pagamento dell'indennizzo.

La vicenda risale all'ottobre del 2012, quando Sallusti, ospite alla trasmissione televisiva Matrix, disse, "hanno fatto bene" riferendosi all'uccisione del 23enne Carlo Giuliani durante i disordini del G8 del luglio 2001. Inoltre, ha spiegato il legale della famiglia Giuliani, a supporto di questa dichiarazione il giornalista aveva sostenuto il falso asserendo che Carlo era stato ucciso “mentre con una spranga stava per uccidere un carabiniere”. La madre Heidi e il padre Giuliano, insieme al “Comitato per piazza Carlo Giuliani”, avevano quindi querelato il direttore del Giornale per diffamazione. La vicenda si è chiusa recentemente con la remissione della querela pattuita sulla base del risarcimento alla famiglia. I Giuliani hanno girato la cifra dell'indennizzo, aggiungendo 5mila euro, ad Emergency, per la costruzione struttura sanitaria nel quartiere di Ponticelli dedicato in particolare a persone in stato di disagio. “Poca cosa – hanno dichiarato – ma, come si dice, è il gesto che conta. Per questa ragione abbiamo deciso di accettare, con la soddisfazione di vedere un’offesa immotivata tradotta in un’iniziativa di solidarietà nei confronti di persone immigrate o che vivono in difficoltà. Siamo sicuri che Carlo avrebbe approvato”.

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