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Coldiretti lancia l’allarme: 2 pizze su 3 non sono made in Italy

Il dato è emerso durante la mobilitazione dell’associazione dei Coltivatori diretti a Napoli in favore della dieta mediterranea. L’incontro si è tenuto presso il Palabarbuto.
A cura di An. Mar.
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Coldiretti stila un elenco dei cibi più pericolosi per la presenza di sostanze contaminanti. Il decalogo è stato redatto dall'Associazione coltivatori sulla base delle analisi condotte da Efsa, Agenzia europea per la sicurezza alimentare. Nella top ten dei cibi pericolosi ci sono i broccoli cinesi, il prezzemolo del Vietnam e il basilico dell'India. La lista è stata presentata oggi al Palabarbuto di Napoli alla presenza del sindaco di Napoli Luigi de Magistris e del presidente della Regione, Vincenzo De Luca. L'incontro si è svolto in occasione della mobilitazione degli agricoltori italiani a difesa della dieta mediterranea.

Il falso made Italy: pizza con mozzarella lituana e olio tunisino

Con il 92% dei campioni irregolari per la presenza di residui chimici i broccoli cinesi si attestano dunque primi. Seguono con il 78% il prezzemolo del Vietnam  e il basilico dall'India, risultato non conforme agli standard in ben sei casi su dieci. Altre notizie poco rassicuranti sono emerse dall'incontro. Secondo i coltivatori diretti in quasi due pizze su tre servite in Italia sarebbero presenti ingredienti provenienti da altri Paesi: tra questi la mozzarella lituana, il concentrato pomodoro cinese, l'olio tunisino e il grano canadese. Nel dossier sulla pizza si evidenzia come vi sia stato un incremento del 17% dei prodotti caseari destinati alla trasformazione industriale tra cui le cagliate importate dalla Lituania e destinate a produrre mozzarella. Allarmanti anche i dati sull'importazione del grano tenero dall'estero: nel 2016 si è verificato un aumento di mille tonnellate delle importazioni di grano tenero proveniente da Paesi stranieri.

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