Commerciante sgozzato dal figlio nel supermercato, Poggioreale piange Vincenzo Cardone
Una brava persona, educata, un lavoratore molto legato alla famiglia. Quando parlano di Vincenzo Cardone, i residenti di Poggioreale e i commercianti suoi colleghi ripetono le stesse parole. È stato per tutti un trauma, ancora non riescono a crederci che a uccidere il 56enne sia stato un fendente inferto dal figlio con un coltello da macellaio, durante una lite all'interno del suo supermercato, il Maxi Sidis di via Nuova Poggioreale. Eppure c'erano anche dei testimoni. L'aggressione è avvenuta in orario di apertura, dentro il negozio c'erano dei clienti. Come racconta una donna che dice di aver assistito alla lite col ragazzo. "Vincenzo è stato trasportato con un'automobile privata – aggiunge – perché l'ambulanza tardava ad arrivare". Quando le forze dell'ordine sono giunte sul posto, a terra c'era solo l'enorme chiazza di sangue. Al Pronto Soccorso del Loreto Mare ci è arrivato in condizioni disperate, è spirato poco dopo. "Enzo era una bravissima persona – racconta un ragazzo – un gran lavoratore, molto educato, innamorato della sua famiglia. Stiamo male, non ci saremmo mai aspettati una cosa del genere". L'uomo, pizzaiolo, oltre al supermercato gestiva una pizzeria lungo la stessa strada, nel 2016 aveva anche partecipato al Pizza Village.
Il figlio, Alfredo Cardone, 31 anni, è stato bloccato dalla Polizia qualche ora dopo a Forcella, ora si trova in stato di fermo con l'accusa di omicidio volontario aggravato; dopo un lungo interrogatorio ha confessato al Pubblico Ministero. Il supermercato in questo giorni è chiuso, al posto dell'accoglienza gentile a cui erano abituati ora i clienti trovano solo un cartello: "Chiuso per la morte di Vincenzo Cardone".