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Comunali 2016 Napoli, pasticcio primarie Pd: Ncd partecipa o no?

Prima l’annuncio dell’intesa fra Nuovo Centrodestra e Partito Democratico, 12 ore dopo invece scatta il gelo e il dietrofront di Ncd. Tattica o trattativa? Non c’è solo la questione Bassolino nel ‘caso Napoli’ sul tavolo di Matteo Renzi.
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Partito Democratico

In periodo elettorale – e a Napoli siamo già nel pieno nonostante manchino molti mesi alle Comunali del 2016 – capitano le cosiddette ‘polpette avvelenate' ovvero notizie o pseudotali lanciate "per vedere l'effetto che fa, ballon d'essai, che indicano le direzioni, gli umori della politica. Ma raramente ci si trova davanti a un accordo elettorale annunciato a mezzo stampa e poi smentito nel giro di 12 ore. Così è accaduto fra il Partito Democratico di Napoli e il Nuovo Centrodestra (Ncd), che ieri celebravano un patto per le primarie ‘allargate' nella scelta del candidato a sindaco e oggi dopo le inevitabili polemiche sull'argomento tacciono o fanno dietrofont. In mattinata aveva iniziato senatore democratico Sergio Lo Giudice, portavoce nazionale di ReteDem, a sparare sull'accordo: "Il Segretario Pd di Napoli (Venanzio Carpentieri ndr.) ha annunciato che Ncd parteciperà alle prossime primarie del centrosinistra. Chi lo ha deciso? Dove e quando? Lo snaturamento della coalizione costruita intorno al Pe fino a comprenderne un partito dichiaratamente di destra non può essere una decisione improvvisata, ma una scelta congressuale di fronte alla quale ognuno trarrebbe le proprie conseguenze". Poi Roberto Speranza della minoranza Pd: "Ncd a Napoli parteciperà alle primarie Pd. Chi lo ha deciso? E che fine ha fatto la moratoria sulle primarie chiesta da Renzi? Basta giochi delle tre carte. Basta partito della Nazione, dobbiamo ricostruire il centrosinistra". A lui replica su Twitter l'ex ministro del Lavoro Maurizio Sacconi: "Tranquillo Speranza, avremo sempre gazebi separati".

In Campania in mattinata  è stato poi Gioacchino Alfano, sottosegretario alla Difesa ma soprattutto coordinatore regionale in Campania del Nuovo Centrodestra a smentire ogni patto già siglato: "Il Nuovo Centrodestra non parteciperà mai alle primarie del Pd in Campania per la scelta del candidato sindaco. Si tratta – afferma Gioacchino Alfano – di una questione interna a un'altra forza politica. In Campania, stiamo lavorando nei quattro capoluoghi di provincia e nelle città che andranno al voto in primavera, per dare le migliori risposte al territorio". "Siamo senza parole – è il commento del consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli – la smentita dell’Ncd che, ieri, aveva annunciato la partecipazione alle primarie e oggi l’ha smentita è inconcepibile, così come siamo stupiti delle parole di autorevoli esponenti del Pd che, nei fatti, vanno contro quanto è stato detto ieri nel corso della riunione della coalizione di centrosinistra". Il consigliere comunale Ncd di Napoli Marco Mansueto invece usa altri toni. "Per quanto ci riguarda il percorso è segnato, va auspicata un'alleanza sul modello del Governo Renzi-Alfano. Se bisogna dire un ‘basta' questo va detto chiaro e tondo rispetto alla Lega".

Dunque cosa succede? Il Pd ieri si è inventato una riunione, ha male interpretato le parole degli esponenti del Nuovo Centrodestra? La questione è tutta fra le righe e basta leggere Gioacchino Alfano: "Il Nuovo Centrodestra non parteciperà mai alle primarie del Pd", dice. E infatti Ncd non vuole prendere parte a primarie dei soli Democrat, sarebbe invece altresì interessato a entrare in un discorso ‘allargato' il più possibile ai centristi (al momento il patto è Pd, Psi, Verdi, Scelta Civica, Idv, Repubblicani democratici, Ricostruzione democratica, Centro democratico e Udc). L'altra questione, quella più importante è che se maxi accordo dev'essere, deve esserlo su base regionale. Dunque tenere conto anche delle altre Amministrazioni comunali al voto nel 2016, ovvero gli altri tre capoluoghi di provincia campani, Caserta, Salerno e Benevento. Ma che dirà Matteo Renzi?

La questione del possibile patto col Nuovo Centrodestra non è per nulla seconda a quella della candidatura di Antonio Bassolino a sindaco: insieme le due vicende potrebbero far implodere un partito che sulla carta potrebbe vincere in tutta la Campania ma praticamente rischia una débâcle clamorosa nella prossima primavera.

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