Comunali Napoli 2016, espulsi M5S rifiutano il reintegro: “La democrazia non si baratta”
Continuano a volare gli stracci tra la direzione del Movimento 5 Stelle e gli esponenti del meet-up napoletano, espulsi con l'accusa di voler determinare le scelte del Movimento verso le prossime elezioni amministrative. Una decisione, quella dell'espulsione, verso cui i diretti interessati hanno presentato un formale ricorso. La prima udienza si è tenuta oggi di fonte alla settima sezione fallimentare del tribunale di Napoli. All'uscita Luca Capriello, uno dei dissidenti più in vista, ha speso parole di fuoco con la stampa: "L'onorevole Lombardi, sconfessando la linea politica fin qui tenuta dal Movimento Cinque Stelle, ci ha offerto il reintegro con il ritiro del provvedimento di espulsione. Ma abbiamo detto no perché la democrazia non si baratta".
La sentenza del giudice monocratico Nicola Graziano è prevista per le prossime ore, quando si pronuncerà sul ricorso presentato dai 23 grillini espulsi lo scorso febbraio. A rappresentare il M5S la deputata romana Roberta Lombardi, attaccata duramente dai dissidenti. "Quasi a fine udienza – ha ribadito Capriello – il giudice ha chiesto se c'erano i margini per una ricomposizione bonaria della vicenda. A quel punto Roberta Lombardi, in nome e per conto del Movimento, ha offerto pubblicamente a tutti gli espulsi il reintegro nel movimento in cambio della nostra disponibilità a ritirare il ricorso. Ci ha sorpreso – prosegue Capriello – l'assenza di Roberto Fico, il principale artefice della debacle del Movimento. Si è sostenuto inoltre che non ci sarebbero i tempi tecnici per rifare le Comunarie. Ma è una balla".