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Comunali Napoli 2016, Valeria Valente: “Mi assumo la responsabilità della sconfitta”

Valeria Valente ha ammesso la grave sconfitta del Pd a Napoli, che non andrà nemmeno al ballottaggio. “Mi assumo le responsabilità della sconfitta”, ha dichiarato per poi sottolineare come abbiano pesato le “lacerazioni interne”. Dopo la proposta di Renzi si è detta d’accordo con un commissariamento del partito a Napoli.
A cura di Va.Re.
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Dopo le durissime parole del premier e segretario del partito Matteo Renzi, alla candidata sindaco del Pd a Napoli Valeria Valente, non rimane che andare davanti alla stampa e assumersi la responsabilità della sconfitta. "Non cerco capri espiatori, è stata una campagna elettorale complicata ma, se vince, si vince insieme e si perde da soli e io mi assumo la responsabilità di questo risultato", ha dichiarato.

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"So – ha aggiunto – di avercela messa tutta e chiedo scusa a tutti quelli che ci hanno creduto e agli elettori. Restare in consiglio comunale? So che non è incompatibile valuterò nei prossimi giorni se restare in consiglio comunale". La Valente ha poi chiarito che il Pd non darà indicazioni di voto per il ballottaggio, dove ha sfidarsi saranno il sindaco uscente Luigi De Magistris e il candidato di centrodestra Gianni Lettieri.

Impossibile non fare riferimento alle lacerazioni seguite alle primarie del centrosinistra, dopo l'inchiesta di Fanpage.it che ha mostrato le immagini di consiglieri dem dare soldi in cambio del voto a Valeria Valente, vinte proprio dalla Valente per un pugno di voti contro Antonio Bassolino. "Sono pesate le lacerazioni interne – ha dichiarato la Valente non assumendosi in questo caso tutte le responsabilità – un correntismo esasperato, così come sono pesati cinque anni in cui avremmo potuto fare meglio l'opposizione a de Magistris. Siamo stati forse troppo ambiziosi, pensavamo di poter rilanciare il ruolo del Pd in questi due mesi di campagna elettorale e il Pd ha pagato un prezzo alto per questo".

E sul futuro del Partito democratico a Napoli si è detta d'accordo con l'ipotesi di un commissariamento presentata da Renzi: "Sono favorevole al fatto che ci sia una persone dedicata a Napoli. La città ha bisogno di un nuovo Pd, rifondato, ricostruito. Bisogna ripartire e rilanciare il Pd di Napoli. Esiste un problema che si chiama Pd Napoli".

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