Elezioni Napoli, De Magistris: “Le politiche? Non mi candido nel 2018”
"Non si era mai visto un sindaco uscente senza soldi, che ha avuto contro tutti i poteri forti, il Governo, la camorra, tutti i partiti politici, arrivare primo al ballottaggio distanziando di 18 punti il secondo arrivato. È l'inizio di una rivoluzione che farà parlare di Napoli nei prossimi 5 anni". Così il sindaco uscente di Napoli, Luigi de Magistris, alla conferenza stampa indetta per commentare l'esito delle elezioni comunali di domenica 5 giugno .
"Dobbiamo convincere gli astenuti, sono tanti" ha concluso De Magistris che si prepara ora a sfidare al ballottaggio il prossimo 19 giugno il candidato di centrodestra Gianni Lettieri in un duello già visto. Nel 2011, infatti, l'allora ex parlamentare ed ex pm vinse al secondo turno proprio contro l'imprenditore. Poi ha lanciato un appello in vista della prossima chiamata al voto. "Faccio appello agli elettori del 5 stelle, il risultato di Brambilla testimonia che molte delle loro battaglie sono applicate da questa Amministrazione". "Faccio appello anche agli elettori del centrodestra, non ci si può far rappresentare da chi vince solo il campionato del rancore".
"Il popolo napoletano sostiene il suo sindaco fin quando il sindaco non riuscirà a portarla all'attenzione internazionale". Ha aggiunto De Magistris riferendosi alla polemica con l'esecutivo dopo il commissariamento dell'ex area industriale di Bagnoli, quartiere dove la coalizione del sindaco uscente ha raccolto ottimi risultati. "La vittoria nella municipalità di Bagnoli è un segnale inequivocabile contro le politiche del Governo" ha detto. Secondo i dati del Comune di Napoli, a 79 sezioni scrutinate su 95, il candidato area de Magistris Diego Civitillo diventa presidente dei quartieri dell'area occidentale. Civitillo si è attestato sul 34.49 contro il 28.05 del candidato sostenuto dal PD Osvaldo Cammarota.
"Nel 2018 non ho intenzione di candidarmi da nessuna parte". Così Luigi de Magistris risponde ai giornalisti che chi gli chiedono se, come ipotizzato da alcuni, in caso di rielezione a sindaco, abbia intenzione di tentare la candidatura alle politiche del 2018. "Ho da portare Napoli in alto – spiega – una Napoli cuore del primo movimento politico nazionale di liberazione da un sistema opprimente, oligarchico, mafioso, corrotto e liberista. Lo vogliamo fare dal basso con un atteggiamento pluralista, il sindaco non è di una parte".
